1. Anna, una ragazza timida


    Data: 22/07/2019, Categorie: Etero Autore: Alex8219, Fonte: Annunci69

    Gli anni di università sono stati conditi da un fantastico gruppetto di amici, nato tra una sigaretta e l’altra a cavallo delle lezioni. A volte gli amici più cari si trovano senza nemmeno accorgersene: la sintonia è stata così immediata che non ci siamo più lasciati. Tra studio, viaggi e bevute assieme abbiamo passato ben più di un momento memorabile.
    
    Tra di loro c’era anche Anna. Anna era ed è una ragazza un po’ svampita, che ha sofferto abbastanza duramente, nella vita, la sua mancanza di polso. Se non la si conosce molto bene può addirittura dare l’impressione di essere poco intelligente. Questi aspetti, uniti al fatto che non è particolarmente attraente, le hanno sempre portato molta sfortuna con gli uomini, che, nei rari casi in cui sono attorno, tendono a sfruttarla, facendola soffrire.
    
    Non sono mai stato particolarmente attratto da Anna, più che altro ne provavo una certa compassione. Sono sempre stato consapevole, invece, che lei fosse attratta da me. Non che lo desse a vedere più di tanto, d’altronde sapeva bene che avevo le mie storie e che il mio cuore era spesso mezzo impegnato. Eppure gli sporadici commenti fin troppo lusinghieri sulla mia intelligenza erano un segno che avevo imparato a riconoscere. Cominciai sporadicamente a fantasticare su di lei dopo una sera in cui, a seguito della mia rivelazione di aver provato il sesso anale per la prima volta pochi giorni prima, lei disse: “Cosa, la prima volta? Ma veramente?”, facendo intuire di essere ben più ...
    ... avvezza alla pratica di quanto mi sarei aspettato. L’idea di Anna con un cazzo in culo sorprendentemente mi eccitò non poco. Per la prima volta mi balenò in testa l’idea di un’Anna focosa, e la sua pelle olivastra da vera siciliana trovò finalmente un posticino tra i miei desideri…
    
    Una notte stavamo tornando a casa a piedi, ubriachi. Abitavamo nello stesso quartiere e casa mia era di passaggio per lei. Barcollavo, e lei mi sorreggeva teneramente a braccetto, mentre si inventava rime puerili nel tentativo di allietare la mia sbronza. Mi fece tenerezza, ma, complice l’alcol, mi fece anche tanto sesso. Sebbene fossi titubante, arrivati sotto casa mia la invitai a salire, con la scusa di fumarci un’ultima sigaretta della buonanotte. Lei ovviamente accettò subito, anche se era molto tardi.
    
    Salimmo e sgattaiolammo silenziosamente in cucina, l’unica zona della casa utilizzabile a quell’ora, visto che non avevamo un salotto e i miei coinquilini (compreso il mio compagno di stanza) dormivano. Mi sentivo un po’ frustrato, sia perché non ero ancora convinto se lanciarmi nel tentativo sia perché, anche se l’avessi fatto, non avremmo potuto usare la camera da letto.
    
    Fumammo, seduti sul divanetto. Anna si accoccolò sulla mia spalla. A quanto pare sarà molto più facile di quel che pensassi, pensai. Infatti non dovetti fare niente. Anna sollevò la testa e mi guardo languidamente negli occhi: bastò che ricambiassi lo sguardo per alcuni secondi perché le sue labbra si avventassero sulle ...
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