1. Surfin' - 5


    Data: 20/07/2019, Categorie: Etero Autore: Browserfast, Fonte: EroticiRacconti

    ... figlia strafiga del german-daddy, quello che Gretchen si è scopata. Ma non c'era, sarà stata con i suoi, immagino. Eppure avrei voluto che ci fosse. Un po' ci sono andata in fissa, lo ammetto. Sarà una stronzetta oscenamente attratta da suo padre, ma è anche una figa assurda. Dopo essere stata con Olivia avrei molto voglia di essere io a fare io la dom con una ragazza, e lei sarebbe perfetta. So che non accadrà, ma sognare non costa nulla.
    
    Però sbagliereste a pensare che la mia mente fosse dominata dal sesso. E' vero, avevo voglia e mi pregustavo la nottata, ma è stata comunque una cena allegra e alcolica, noi ragazze abbiamo fatto un sacco di casino ballando e cantando sopra le sedie. E quando siamo andati a fare la mezzanotte nel locale di Veronica eravamo un bel gruppo alticcio e sghignazzante.
    
    Il tre, due, uno, buon anno deve essere uguale in tutto il mondo. Il coglione che innaffia di champagne i presenti anche, a occhio e croce. Ma tutto sommato ci sta. Solite cose: auguri e bacetti a pioggia, anche una mano sul culo di non so chi. Quando ho detto a Gretchen che passata la tempesta mi sarei allontanata per fare un po' di telefonate mi ha guardata stupita: "Ma ora comincia il vero divertimento!". L'ho tranquillizzata dicendole che sarebbero stati solo pochi minuti, e che comunque per lei il divertimento mi sembrava bello che cominciato. Stava facendo l'oca con talmente tanti ragazzi, tra turisti e istruttori, che il suo problema, al momento, pareva essere solo ...
    ... quello della scelta.
    
    Io invece in quel momento avevo spinto il tasto "pausa" e avevo solo voglia di mandare auguri in giro per il mondo. Ma prima c'era da andare a salutare Veronica. Si è sporta da dietro il bancone per sbacettarmi, ha guardato il mio flute mezzo vuoto e mi ha detto "che ci fai con quello?". Mi ha versato ciò che restava di una bottiglia. Non nel flute, ma dentro un boccale per la birra, riempiendolo fino all'orlo: "Offre la casa!". Per motivi che analisi approfondite di certo spiegherebbero ma che non ho mai fatto, reggo abbastanza bene qualsiasi tipo di superalcolico, molto ma molto meno vino, champagne, prosecco ecc. Ma sul momento non ci ho pensato, ero più impegnata ad osservarla: era di una strafigaggine assoluta, strizzata dentro una canotta di strass più che generosamente scollata, i capelli tirati su e una mini non eccessiva ma che comunque, se non fosse sempre stata dietro il bancone, avrebbe offerto a tutti i presenti il panorama delle sue belle gambe. L'avevo guardata servire i clienti danzando e sorridendo, versare birra e shot e poi accennare cantando a squarciagola movimenti da discoteca. Impossibile non provare desiderio di lei. Ho evitato di chiederle di Felipe, perché il bel maestro di surf nel locale non c'era. Quello deve essere scemo, non sa che si perde.
    
    Mentre mi allontanavo dalla baraonda per telefonare, proprio sulla porta, mi è arrivata la chiamata di Trilli. Bene, la mia scheda se ne è risparmiata una. Poi famiglia: i miei e mia ...
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