1. Servizio ncc con sevizie – parte 4


    Data: 20/07/2019, Categorie: Gay / Bisex Autore: Darkdaddy, Fonte: Annunci69

    ... quale venne drogato e stuprato da almeno cinque uomini dell’età di suo padre, se non più vecchi. Lo scoparono in bocca e in culo, alternandosi tra i due, sborrandogli tutti in culo, e pisciandogli poi tutti in gola, obbligandolo a bere. Due lo fistarono, ed uno osò addirittura praticargli lo scat, proprio mentre l’effetto della droga stava svanendo, ciononostante non si fermò.
    
    Quando tornò da Nicola, umiliato e distrutto, Nicola lo cacciò via, dato che ormai la promozione era stata assicurata e non aveva più bisogno del bravo ragazzo, chiamandolo con epiteti mostruosi, tra cui il più ‘tenero’ fu forse “frocio di merda”. Frattanto Matteo aveva provveduto a diffondere via WhatsApp alcuni video in cui il bravo ragazzo succhiava il cazzo di Nicola, che ovviamente non era riconoscibile nel video, ed altri in cui era in balia dei vecchi pervertiti, i cui volti erano coperti e i cui corpi non erano riconoscibili”.
    
    Matteo e Nicola si portarono entrambe le mani sul volto, piangendo sommessamente. Non potevo credere a ciò che il tizio stava dicendo: certo, Nicola tendeva a fare lo spaccone, ma non potevo credere che si fosse comportato come un bastardo con quel ragazzo. E Matteo… che carogna, come aveva potuto tradire la fiducia di quel ragazzo così buono e timido.
    
    “Il bravo ragazzo, completamente straziato nell’animo ed incapace di guardarsi allo specchio, senza nessuno con cui confidarsi, troppo imbarazzato per parlarne coi genitori, che pure stravedevano per il loro ...
    ... unico figlio, convinto che la sua vita fosse rovinata per sempre, si lanciò nel vuoto da un ponte. Quel giorno morì anche la sua famiglia… la mia famiglia. Mia moglie morì di crepacuore poco dopo, lasciandomi solo”.
    
    Ora Matteo e Nicola piangevano senza ritegno, coprendosi il volto con le braccia conserte, appoggiate sulle ginocchia. Ricordavo bene quella notizia: ci sconvolse tutti, e la scuola organizzò un incontro con degli psicologi per affrontare quel momento. Ed ora capivo dove avevo visto quel tizio muscoloso, pur col volto coperto: in palestra avevo notato un signore che si allenava ogni giorno, quasi cercando di morire sotto i pesi, e lo avevo intravisto una volta negli spogliatoi, notando la sua possente muscolatura, e il mio trainer mi aveva detto che quello era proprio il padre del ragazzo morto suicida. Il padre di quel bravo ragazzo aveva organizzato tutto ciò per vendicare il figlio.
    
    “Accecato dal dolore, decisi di capire cos’era successo, e di sapere tutto quello che aveva vissuto mio figlio, e non ci volle molto a scoprire che dietro a tutto ciò c’erano questi due ragazzi. Indagando sul loro conto, scoprii che non erano nuovi a queste forme estreme di bullismo: da ragazze illuse e sverginate per noia, a ragazzi molto bravi a calcio la cui potenziale carriera era stata stroncata da falli micidiali organizzati ad hoc per pura invidia, ad altri ragazzi presi di mira perché diversi, magari di famiglia non abbiente o con un fisico non conforme ai loro canoni. ...