1. Sognando la mistress.


    Data: 17/07/2019, Categorie: Dominazione / BDSM Autore: segati, Fonte: RaccontiMilu

    ... quelli più delicate. La voce dall’interfono disse: ‘ottimo, sarai felice di sapere che hai passato l’esame, hai un buon livello di resistenza, ho scritto tutto nel tuo fascicolo’. Fascicolo ? di che fascicolo parlava ? ‘ora tornerà l’infermiera a liberarti, cerca di aver pazienza, nel frattempo rilassati perché poi ti aspetta la vera e propria sessione; io non ci sarò e di te se ne occuperà il mio praticante. Saprà lui cosa fare e come, quindi tranquillo e fidati’ ‘a volte &egrave piuttosto rude, ma &egrave davvero molto capace’. Poi la comunicazione s’interruppe. Fece il suo ingresso prima l’infermiera che si occupò di levare tutti gli aghi e controllare che io fossi in condizioni di proseguire, controllando anche lo stato del prepuzio che era stato così dilaniato. Poi venne il praticante. Prima venne riposizionata in verticale la tavola operatoria, non prima di aver riposizionato i miei arti nella posizione iniziale, i bracci lungo il corpo e le gambe dischiuse. Quindi il praticante mi libero di tutte le cinte che mi stringevano alla tavola, fu una liberazione indescrivibile. Ero nuovamente libero. Ero pieno di dolori, al mio cazzo, al buchetto del mio culo ed ai capezzoli’mi sembrava ancora di sentire quelle piccole ganasce serrare e torcere le mie parti sensibilissime. Ma ero di nuovo in piedi. Il praticante mi rimise il collare con il guinzaglio e mi condusse al di fuori dell’ambulatorio, non mi disse mai nulla, ma i suoi occhi parlavano chiaro, dicevano ‘ora ...
    ... vedrai’.’
    
    Il praticante mi introdusse in questo stanzone che, solo alla fine di quella giornata, scopri essere la sala dove avrei ricevuto tutto quello che mi aspettavo e per cui avevo agognato e pagato. Venni umiliato, violentato, e torturato per tutto il pomeriggio. Ma andiamo per ordine’ Il praticante mi porto fino alla gogna e mi fece piegare in avanti, cosi mi bloccò braccia e testa. Non potevo vedere quello che succedeva dietro a me. Senti che dietro vi erano dei movimenti ma non capivo. Temevo ma godevo. Una mano si avvinghio al mio pene, e, inizio a masturbarmi con cattiveria. Era una mano grossa e pesante, callosa. Aspetto che mi diventasse duro per poi fermarsi. Mi diede uno schiaffone al cazzo e venne davanti a me. Dalle fattezze, l’altezza e lo fisionomia lo riconobbi come il praticante che dalla mattina si era occupato di me. Ma ora non era coperto, era nudo, era grosso, era un bel maschione nero. Più di tutto attirò la mia attenzione l’enorme cazzo che aveva fra le gambe. Sapevo che i neri sono ben dotati, e questo ne era la prova definitiva. Inizio a masturbarsi davanti a me, con movimenti lenti e costanti. La sua mano quindi si fermò, venne verso di me e mi tolse la maschera liberandomi la bocca. Quindi senza tanti complimenti mi fece spalancare la bocca dove infilò il cazzo. Con le mani mi teneva ferma la testa e via via mi stantuffava dentro. Più volte mi era arrivato quasi in gola facendomi venire dei conati di vomito. Il suo cazzo era talmente lungo e grosso che ...
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