Storia vera - il ritorno dell'' ex verginello
Data: 15/07/2019,
Categorie:
Prime Esperienze
Autore: ringo00, Fonte: Annunci69
... o uomini. Ormai ero in fase troia, così mio marito propose di sederci su una panchina e dare via alle danze. Renzo sembrava reticente all’ idea di farlo all’aperto, ma cambiò idea quando iniziai a spompinarlo di gusto, mentre Andrea montava la guardia. Dopo pochi minuti di mega pompino, si notò un certo movimento nei cespugli. Difatti, ecco sbucare tre singolo; Renzo mi tolse il suo cazzo di bocca, imbarazzato a morte, lo rassicurammo: erano solo guardoni in cerca di coppie per segarsi o magari partecipare. Tranquillizzato Renzo, mi misi in ginocchio sulla panchina, ricominciando il pompino; Andrea si posizionó dietro di me, e scostato lo striminzito perizoma mi infilò il cazzo dentro; strinsi le labbra sul bazooka per non fare troppo rumore, eravamo pur sempre all’aperto! Nel frattempo i nostri spettatori si erano fatti più vicini: eccitato dalla situazione Andrea mi sborró dentro, . Dopo averlo fatto ammosciare uscì, dicendo a Renzo “Vai, tocca a te ora"
Renzo esitò un attimo, allora gli disse “Dai, se non entri tu ne va dentro un altro, e non va bene. “ Allora Renzo si avvicinò, puntò delicatamente e inserí la punta. Ebbi un fremito quando quella grossa testa violó le mie labbra. Sempre lentamente, scivolo dentro, domandandomi ogni tanto se sentivo male: che gentiluomo!
Intanto, dopo essersi ricomposto, Andrea fece cenno a uno dei singoli, che tirò fuori un cazzo notevole, che accolsi fra le labbra. Ero piena, in bocca dallo sconosciuto e in figa da Renzo, mi ...
... sembrava di sentirlo fino in pancia.
“Quando devi sborrare toglilo e imbiancale le tette,capito?” disse Andrea al singolo, che annuì. Nel contempo Renzo prese a stantuffarmi con delicata decisione, sembrava una locomotiva, ero aperta al limite della rottura. Poco dopo il singolo avvertì di uno schizzo imminente: mi misi petto in fuori e una decina di schizzi caldi fioccarono sulle mie tette. Subito dopo Renzo, al limite, tirò fuori il bastone e sborró sulle mie chiappe; con un genitore libidinoso godetti di quel liquido denso, che riuscì quasi a penetrare nella rosellina del mio buccino. Mentre Renzo rimetteva in suo cannone nella patta si avvicinarono gli altri due, uno di mezza età e uno anziano. Andrea disse “ Fatevi avanti la signora può offrirvi una sega con sborrata sul seno.” Non se lo fecero dire due volte : con la figa ancora gocciolante sedetti sulla panchina. Per primo andò quello di mezza età, che duró poco o niente, poi fu il turno del vecchio, che aveva qualche problemino a tenerlo duro, così allargai le gambe e lo aiutai con un po’ di porcate sussurrate, e alla fine sparò tre- quattro schizzetti esausti, salutó e sparì rapidamente. Io e i miei uomini, una volta rivestiti, tormamk alla macchina per rientrare in albergo. Dopo aver dato la buonanotte al mio campione, facemmo la doccia, e sinceramente non vedevo l’ora di riposare, ma Andrea non ne aveva abbastanza: “Voglio leccartela, sennò non riesco a prendere sonno…” Ero larga, ormai la sua lingua non la sentivo ...