1. Con mio cugino ci siamo chiavati la mia giovane moglie al mare


    Data: 14/07/2019, Categorie: Incesti Autore: Karly, Fonte: EroticiRacconti

    ... bocca. Sentii la sua lingua guizzare, mentre mio cugino si faceva più ardito e spingeva contro quella spaccata profonda, che era stata tante volte insidiata nei mezzi pubblici. Lei lasciava fare, abbracciandosi sempre piu' a me, ma offrendo quelle natiche sode a mio cugino.
    
    Arrivati al pianerottolo, mio cugino apri' la porta.
    
    N. ci guardo' interdetta. Si aspettava qualcosa, che non tardo' ad arrivare.
    
    Immaginava che ce la saremmo chiavata tutti e due, ce lo leggeva nello sguardo e nei pantaloni estivi rigonfi davanti.
    
    Senza parlare, la portammo direttamente in camera da letto. Mio cugino abbasso' la tapparella creando una leggera oscurità.
    
    La baciai sul collo, leccandoglielo, dicendole "puttana, ora ti chiaviamo per bene e ti mettiamo incinta.Ti faremo una chiavata che non dimenticherai. Cosi' assaggerai il pesce..come sempre hai voluto tu".
    
    La mia voce era roca dal piacere e le mie mani la carezzavano dappertutto. Lei aveva gli occhi socchiusi e la bocca semiaperta, disposta a ricevere le nostre lingue assetate. Quando senti' mio cugino dietro di lei, si volto' e, rossa in viso per l'eccitazione ed il vino, si fece baciare anche da lui. La sua lingua era il primo nostro obiettivo. Mio cugino poi mi disse che, ogni volta che la vedeva parlare, si perdeva in quella bocca grande e fresca dove la lingua non poteva non essere notata... Ce la godemmo a lungo. Lei si lasciava baciare gemendo un poco e voltandosi ora verso l'uno ora verso l'altro. I suoi ...
    ... "aaah....mmmm....oooh..." ci facevano godere come bestie. I nostri cazzi erano dritti, pronti a entrare dentro di lei, dappertutto e con cattiveria.
    
    Dissi a mio cugino "Spogliala". Lui lo fece subito, sfilandole l'abito chiaro. Lei si abbandono' alle sue mani favorendo la caduta per terra del sottile abito in cotone.Aveva sotto solo gli slip. I seni, piccoli e turgidi, si ergevano con capezzoli dritti e prepotenti, che lui subito succhio'.
    
    La facemmo distendere sul lettone e io le sfilai gli slip, dicendole "Puttana, non ti servono ora". Lei era in calore, gemeva come una cagna pronta per essere presa da vari cani, dimenandosi languidamente e invitandoci a chiavarla.
    
    Dissi a mio cugino "Prendila, e' tua. Fottila per bene, abbiamo tempo fino a domani".
    
    Lui mi guardo'felice e la fece voltare a pancia sotto. Lei obbedi' ansiosa ed eccitata.
    
    Lui avvicino' il suo pene al buchino del suo culo, ancora vergine. Era il mio regalo per lui.
    
    Lo umetto', lo avvicino', lo struscio' bagnando quel buchino stretto, poi comincio' ad entrarvi piano, delicatamente. Lei si irrigidiva a quella penetrazione all'inizio dolorosa, ma poi ando' adattandosi alle dimensioni ragguardevoli del suo cazzo.
    
    La vedevo muoversi piano, facilitando l'ingresso di quella bestia nelle sue natiche toste. Pensai quanto fosse puttana, sembrava l'avesse fatto da sempre. Evidentemente, nelle donne c'e' qualcosa di atavico che affiora...
    
    Quando lui vi entro' del tutto, fino alle palle, lei comincio' a ...