1. Franco il carcerato


    Data: 09/07/2019, Categorie: Etero Autore: stinf, Fonte: Annunci69

    CAPITOLO 12
    
    Leggevo Topolino, proprio così a 23 anni una delle mie letture preferite era proprio Topolino, tutte le settimane correvo in edicola e non me ne perdevo una copia. Se qualcuno di voi se lo ricorda nelle ultime pagine c’era la corrispondenza, alcuni lettori scrivevano di se e i più interessanti venivano pubblicati, non erano lunghi, poche righe, ma io li leggevo tutti e a qualcuno rispondevo e intavolavo un’amicizia epistolare che pero non durava molto finché non scrissi a un 45enne di nome Franco.
    
    Le prime lettere furono conoscitive ma molto lunghe da parte di Franco, io mi sono descritta e anche lui, poi divennero più personali e lì venni a sapere che era in carcere, io continuai a scrivergli perché pensavo alla sua solitudine alla mancanza di libertà. Franco mi aveva raccontato che i suoi problemi erano di origine fiscale. Ho continuato a rispondere alle sue lettere, ci scrivevamo dei nostri interessi, delle nostre passioni, del lavoro, lui però ha sempre cercato di sorvolare sul motivo per cui era in carcere e io non glie l’ho mai chiesto avendo già avuto assicurazione che non era per atti violenti.
    
    Mi scriveva lunghe lettere, molto ben scritte e si vedeva che era una persona colta, io mi sono un po’ invaghita di lui specialmente quando mi ha mandato una sua foto formato tessera, era un bell’uomo, e alcune sere mi sono masturbata pensando a lui.
    
    Mi eccitava molto pensare che andavo a trovarlo in una cella dove c’erano altri 3 uomini e facevo ...
    ... l’amore con lui mentre gli altri guardavano, altre volte pensavo che me li facevo tutti, altre volte ancora che mi violentavano e tante altre combinazioni. Oramai mi era entrato in testa e le nostre lettere erano diventate leggermente più intime.
    
    Un giorno ricevo una convocazione dalla questura di Torino, mi presento nell’ufficio che mi era stato indicato, mi riceve un signore in borghese e mi chiede perché scrivevo ad un carcerato e che interessi avevo, io mi sono subito indispettita e gli ho risposto che a loro non doveva interessare. Il funzionario ha adoperato un tono molto più conciliante e io gli ho raccontato di come avevo iniziato a scrivergli, per me era un modo per alleviare le sofferenze di una persona reclusa ecc. Lui mi ha messo in guardia facendomi notare la differenza di età e dicendomi che la persona a cui scrivevo non era in carcere per motivi efferati, ma che comunque era legato a persone molto poco raccomandabili e che per me poteva essere molto pericoloso. Io sono stata ad ascoltarlo con molta attenzione e gli ho detto che avevo capito la situazione e sarei stata attenta. Alla fine mi ha detto che era di Bologna e che fra due mesi avrebbe finito di scontare i cinque anni di carcere e sarebbe uscito, io l’ho ringraziato e sono tornata a casa.
    
    Due giorni dopo ricevo la lettera di Franco che mi dice la data di uscita, io gli rispondo che ero felice e che sarei andato a prenderlo davanti al carcere, lui me l’ha sconsigliato chiedendomi di vederci in qualche ...
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