Una serata diversa
Data: 08/07/2019,
Categorie:
Sesso di Gruppo
Autore: ITALIANGROOVE, Fonte: xHamster
Una Serata Diversa
Mi chiamo Sabrina ed ho 29 anni....all'epoca dei fatti che vi racconterò ero una 26enne che frequentava l'Università di Economia e Commercio(adesso, per fortuna, sono laureata)..sono una ragazza che definire bellissima è davvero troppo.. non ho un fisico da modella, ma in me c'è qualcosa che attira gli uomini..saranno i capelli lunghi e neri, il mio visetto dolce e malizioso, il mio corpo credo piuttosto sensuale, perchè morbido e sinuoso..non ho difficolta ad ammettere che sono sempre stata qualche chilo sopra peso, poca roba, ma abbastanza da rendermi "appetitosa" per gli uomini, negli anni mi sono fatta l'idea che in me si possa vedere il prototipo della "femmina da letto"..
Da quando ho fatto sesso per la prima volta, a 19 anni e quindi un po' in ritardo rispetto a tutte le mie amiche, è stato come se dovessi obbedire ad una escalation di interesse per le situazioni prima solo pruriginose, poi sempre più perverse, fino ad arrivare ad un momento preciso di rottura, improvviso, in cui i miei limiti, morali e "personali", le inibizioni che prima mi possedevano, sono del tutto scomparse, rivelando a me stessa e agli altri il rovescio della mia medaglia...
Questo è il racconto dei miei primi passi in quella direzione..
CAPITOLO 1
Allora, in quel periodo avevo questa fantasia ricorrente, che alla fine era diventata un'ossessione..tutto era cominciato quella volte che il mio ragazzo, Marco, si era inventato una situazione particolare:io ero una ...
... puttana e lui mi doveva abbordare , avremmo contrattato , e poi saremmo andati a scopare..lo facemmo nel parcheggio sotto casa mia, come un gioco, ma la cosa venne davvero troppo bene, e quando scopammo venni come non mai.. ma la cosa che mi eccitò di più fu che dopo aver scopato lui mi dette 20 euro, mi fece scendere e mi salutò appena, andandosene con l'auto..rimasi per qualche minuto sotto casa un po' stordita con la banconota in mano, e mi accorsi che quel gioco mi era piaciuto un po' troppo..da allora non facevo altro che fantasticare di come sarebbe stato farlo veramente, battere sulla strada, dico, e farmi abbordare da degli sconosciuti..ci pensai così tanto che alla fine decisi di farlo, era una pazzia, lo so, ma tutti abbiamo un lato oscuro che a volte ci obbliga a fare certe cose da matti, no? Un Giovedì sera che non uscivo con Marco, era estate, mi vestii con la minigonna più corta che avevo, con una cannottierina rossa che mi copriva appena le tette -senza reggipetto- e lasciava scoperto l'ombelico e un paio di stivali neri che arrivavno sotto il ginocchio..per uscire e non farmi vedere dai miei in quelle condizioni, mi misi il cappottino di jeans lungo, salutai di corsa ed uscii, seguita dal grido di mia mamma "Ti farà caldo con quel cappotto!" Montai in macchina e andai verso la periferia della città che distava circa 60 km dal mio paesello..sapevo dove stavano le prostitute perchè ne avevo sentito parlare a giro...
Arrivai in zona, e parcheggiai l'auto..mi ...