autobus
Data: 04/07/2019,
Categorie:
Tabù
Autore: laser73, Fonte: xHamster
L’altro giorno ero in autobus con mia sorella e ho avuto un’esperienza indimenticabile. Io mi chiamo Marco, ho 21 anni e sono uno studente di ingegneria a Milano. Mia sorella Lucia, ha 29 anni, fisico non più asciutto come quello di una studentessa del liceo ma con le curve al punto giusto (bel culo abbondante e una terza piena di reggiseno). I nostri sono di origine meridionale per cui siamo entrambi di carnagione scura, capelli ricci e occhi scuri. Lei mi attizza da sempre, sin da quando ho iniziato ad avere le prime pulsioni sessuali: la prima sega l’ho fatta pensando a lei e quando, in cameretta insieme, la vedevo svestirsi e rivestirsi davanti a me.
Siamo a luglio e qui a Milano fa un gran caldo asfissiante, così mia sorella gira spesso per casa con shorts e cannottiere che nascondono ben poco o con micro gonne che mi lasciano intravedere le sue mutandine o i suoi tanga (che io modestamente conosco a memoria). Sabato scorso mi ha chiesto di accompagnarla al mercato e così, anche per riposarmi un po’ tra un’esame (non dato) e l’altro, ho deciso di accompagnarla. Il mercato del sabato non è esattamente sotto casa nostra, per cui prendiamo un autobus per raggiungere il posto. Quel sabato mattina mia sorella indossava un micro vestitino leggero di seta, dalle fantasie floreali blue e verdi, che le metteva in bella vista un bel decoltè abbondante. All’andata l’autobus era abbastanza vuoto, così ci siam seduti uno di fronte all’altro e dopo pochi minuti avevo subito ...
... intravisto (non solo io, dati gli sguardi arrapati dei compagni di viaggio che avevo intorno) le mutandine rosa che indossava. A furia di accavallare le gambe, avevo capito infatti che quel giorno indossava il tanga rosa, col fiocchetto rosso sul davanti. Quel tanga lo conoscevo bene, mi aveva fatto passare tanti momenti indimenticabili in lavanderia, dove amavo sniffare le mutandine di mia sorella o di mia madre e tirarmi dei gran segoni con happy end.
Devo ammettere che quella mattina qualche accavallamento di gambe sono anche riuscito a filmarlo, facendo finta di smanettare al cellurare, ho aggiunto un altro paio di video alla mia vasta collezione di video e foto rubate alle mutandine di mia sorella. Dopo una ventina di minuti, siamo giunti a destinazione e siamo arrivati al mercato. Io indossavo dei pantaloncini corti con sotto dei box e alzandomi in piedi per scendere dall’autobus, non mi fu facile nascondere l’erezione. Fatta la spesa, parlando del più e del meno, comprese le ultime avventure d’amore di mia sorella, ci siamo nuovamente recati alla fermata del bus per tornare a casa. Questa volta l’autobus bus era strapieno, era infatti mezzogiorno e tutte le massaie con i propri mariti si accalcavano per tornare a casa dal mercato. Io e mia sorella siamo riusciti in qualche modo a inbucarci, ma eravamo veramente a pressione. Mia sorella davanti cercava di farsi spazio e riuscì in qualche modo a raggiungere un angolo, su di un lato dall’autobus e a mettersi, rivolta verso il ...