"Ora fai quello che ti dico, voglio premiarti
Data: 08/03/2018,
Categorie:
Prime Esperienze
Tabù
Autore: BelMoroItaliano, Fonte: xHamster
Mentre sono concentrato su questi pensieri suona il mio telefono, rispondo.
“Ciao, sono Sara. Volevo solo informarti che è tutto andata bene. Mio figlio mi ha detto che mi vedeva “rossa” forse intendeva abbronzata ma ho risposto che era per il lavoro, ero stanca. Mio marito non ha visto nulla.”
“Sara, dove sei?” le chiedo
“A casa, chiusa nel cesso. A ripensare ad oggi.” È la risposta.
“Anche io ti pensavo. E’ stato magnifico” le dico, trattenendomi dal chiederle di rivederci. Voglio capire cosa pensa lei.
“Anche per me. Se ti dicessi che mi sto masturbando ripensando ad oggi ti farebbe piacere?” mi provoca lei.
“Molto piacere, ma vorrei essere li, accanto a te.” Rispondo.
“Ascolta, venerdì ho l’orario spezzato. Dalle nove all’una e dalle quattro alle otto. Di solito è una rottura tremenda ma ora potrebbe essere una fortuna. Cosa ne pensi?”
“Possiamo pranzare insieme, a casa mia. Io abito di fronte al super praticamente. Ti farebbe piacere?” le chiedo.
“A casa tua? Mi sembra pericoloso per la mia virtù” mi canzona lei.
“Non temere, difenderò la tua virtù a costo della mia stessa vita” rispondo ridendo.
“Ora sono molto più tranquilla.” Risponde ridendo. “Ora devo andare, ci vediamo venerdì alle tredici sempre in piazza M. Buona notte.”
“Notte amore mio, a presto” la saluto. Sono eccitato, ho una amante. Bella, giovane e decisamente porca.
Venerdì mattina, mentre la attendo sono molto eccitato. Sara è decisamente una bella donna, con una ...
... bella famiglia e probabilmente corteggiata da metà dei maschi eterosessuali che lavorano con lei. Per quale motivo ha scelto me? Sono un uomo ormai maturo, piacevole ma sicuramente non un George Clooney. Il mio timore è che dietro vi siano motivazioni economiche o che oggi si renda conto della cazzata commessa e mi scarichi. Dopo aver provato nuovamente il piacere sessuale il ritorno alla masturbazione mi risulterebbe insopportabile. A casa ho preparato un pranzo freddo leggero con salmone, insalata e stuzzichini accompagnato da una bottiglia di Traminer. La vedo salire dalla stazione, sorride e mi viene incontro. Indossa i soliti jeans scoloriti super aderenti con delle scarpe sportive, basse ed un giubbino impermeabile, sta piovigginando e copre i capelli con un cappello.
La faccio accomodare in auto: “Dai, andiamo che il tempo passa in fretta!” mi sollecita. Io parto, lei appoggia la mano sinistra sulla mia, la tira a se e la bacia. Quindi apre il giubbotto e me la appoggia sul seno. Sento i capezzoli attraverso la stoffa, duri e gonfi.
La mia casa è all’ultimo piano di un palazzo con garage nell’interrato, entro e parcheggio l’auto quindi possiamo prendere l’ascensore per salire al piano. La faccio entrare e rimane colpita, l’appartamento occupa metà dell’ultimo piano, è composto da tre camere da letto, tre bagni, un piccolo studio, una cucina dove è possibile mangiare ed un salone di oltre trenta metri con delle vetrate ed un balcone che dominano il vicino parco. In ...