La prima volta con lui
Data: 02/07/2019,
Categorie:
Etero
Autore: Birichina_00, Fonte: Annunci69
Io sono Bianca, ho vent'anni e sono un' universitaria. Era un caldo pomeriggio di metà agosto quando, scorrendo tra i vari messaggi che ricevo quotidianamente sul sito, ho notato una presentazione un po' insolita.
Non erano i soliti complimenti, semplicemente era la foto di un pene con un messaggio di poche parole: "Questo è l'effetto che mi hai fatto con le tue foto". Devo dire che lì per lì mi sono messa a ridere, non perché fosse un brutto pene, anzi, ma la presentazione beh è stata "simpatica", così ho deciso di rispondere con una provocazione e di scoprire qualcosa sul ragazzo misterioso.
Fin da subito c'è stata complicità, lui riusciva a reggere il mio gioco ed io ero fin troppo brava a reggere il suo, sapevo che mi voleva, sapevo cosa dire e cosa non dire e sapevo benissimo come farmi desiderare.
I giorni e le settimane passarono ed io e Marco, così si chiama il ragazzo misterioso, ci sentivamo continuamente, giorno dopo giorno e ormai era nata un' amicizia. Lui è un trentenne, amministratore delegato di un' azienda tedesca da molti anni in Italia.
Una sera ho deciso di chiedergli un incontro, non riuscivo a togliermelo dalla testa ed ho fissato l'appuntamento per venerdì sera in un ristorantino tra i palazzi milanesi.
La cena con Marco fu fantastica. Fin da subito c'è stata intesa e poi lui era, o meglio è, bellissimo, occhi nocciola, palestrato e ragazzi che spalle!!
Dopo la cena mi ha invitata a casa sua, lui era davvero molto gentile, anche se ...
... mi sentivo un po' a disagio vicina a lui, riuscivo a pensare solo a quante ne avesse avute e che sarei stata una delle tante.
"Accomodati pure, intanto preparo due bicchieri di vino"
"Certo, grazie mille e scusami per il disturbo" gli risposi un po' impacciata.
Poco dopo lui tornò da me con due calici, porgendomene uno.
"Brindiamo a te Bianca"
"A me?"
"Si certo, a te che hai avuto il coraggio di chiedermi uscire"
A quelle parole mi si arrossarono le guance, lui se ne accorse, ma prima che potesse dire qualcosa, ho fatto il cin con i nostri bicchieri e mi sono nascosta dietro in grande calice di vino.
Marco, visto il mio imbarazzo, cercò di mettermi a mio agio parlando.
"Mettiti pure comoda e se vuoi togliti pure i tacchi che scommetto ti stanno massacrando i piedi"
Così feci, lui poi si offrì di farmi un massaggio ai piedi che accettai ma di lì a poco la sua mano iniziò a salire. Il suo tocco mi provocava dei brividi.
La sua mano salì lentamente sulla mia coscia, mi percorse il braccio e si avvicinò al mio viso, mi guardò negli occhi e mi disse: "Posso baciarti?"
Io annuii.
"No Bianca dimmelo a voce"
"Si, baciami" lui si avvicinò a me, mi si mise sopra e mi baciò, io gli misi le mani dietro al collo e gli circondai il bacino con le gambe mentre le nostre lingue si intrecciavano. Poco dopo Marco mi prese in braccio e mi portò nella sua camera, mi fece sdraiare sul letto, si mise su di me ed iniziò a baciarmi con passione. Lentamente ...