L'isola che c'è - Prima parte
Data: 01/07/2019,
Categorie:
Sesso di Gruppo
Autore: Ryan74, Fonte: EroticiRacconti
... quello che doveva essere il salone del pianoterra, Julia, l’ha trasformato in una piccola libreria. Davanti a un thè, Julia mi racconta un sacco di pettegolezzi degli abitanti del borgo, che piano piano, stavo conoscendo. Dopo il thè, rimaniamo insieme ancora un po' a chiacchierare e qui la magica tedesca mi offre da fumare e mi dice molto chiaramente che fumano tutti al borgo ma evitano di farlo in pubblico. Riesco a sollevarmi dal divano di Julia, sui cui ero sprofondato, la saluto e la invito a vederci nei prossimi giorni. Torno in camera. Ceno al ristorante, Giuseppe mi prepara un piatto di antipasti incredibile, che finisce per diventare la mia cena. Dopo cena faccio quattro passi, mi dirigo a una specie di belvedere appena fuori dal borgo, dove ci sono due panchine. Mi siedo, pochi minuti dopo vengo notato da Antonio che passava di lì con lo scooter. Si ferma. Cominciamo una lunga chiacchierata, era molto interessato alla mia scelta di passare lì ben due mesi, in bassa stagione, qualcosa sul mio lavoro ma proprio quando mi stava raccontando qualcosa di lui, arriva Giovanna, la sorella, che con la sua terrificante voce stridula esclama “Lascialo perdere, è un frocio di merda!”. Rimango senza parole. Fin dal primo momento avevo capito che Giovanna era una stronza ma non avrei mai immaginato che potesse comportarsi così, umiliare così il fratello davanti a un estraneo e non contenta rincara la dose “Ci ha già provato? Vedi che è un ricchione” e ridacchia con una cattiveria ...
... incredibile. Le rispondo subito a tono “No Giovanna, Antonio mi stava dando dei suggerimenti sulle cose da fare sull’isola, sulle escursioni, sui posti più belli da fotografare e prima che venissi tu, era tutto molto bello, sei una…” Non riesco a terminare la frase che Antonio scoppia in lacrime e scappa via con il suo scooter. “Sei contenta? Ma ti diverti a umiliarlo davanti agli sconosciuti?” e qui Giovanna si fa seria “No, cerco di farlo svegliare, in paese lo prendono tutti in giro, deve reagire” le rispondo “Cioè tu per farlo reagire lo tratti così? Secondo me non è la strada giusta anzi… “. Abbastanza schifato dalle parole di Giovanna, anche io vado via. I giorni seguenti scorrono lenti, come tutto in quel paesino, il tempo ha una misura diversa, le giornate sono interminabili, il silenzio è incredibile, possono passare pure delle ore senza sentire il rumore di un’automobile. Il mio lavoro procede molto bene, le mie passeggiate pure e girare con il quad sull’isola è una delle cose più belle che mi siano capitate nella vita. La sera spesso ceno con Julia nella sua sicilianissima cucina con vista, da brividi, sul mare. Cucino io, Julia è veramente una donna fantastica ma ha litigato con i fornelli. Ho qualche problema con i fari del quad, poco prima di pranzo passo da Antonio. Portiamo il quad nel retrobottega e comincia a smontare le luci, cercando di capire il problema. Non ci vediamo da quella sera, salvo incontri al volo al ristorante dei suoi genitori e quando stavo ...