Matilde 06-05 - facciamo finta di...
Data: 30/06/2019,
Categorie:
Sesso di Gruppo
Autore: Alex46, Fonte: Annunci69
Una sera a gennaio 2004, dopo le feste natalizie e il capodanno, Debra si stende sul divano e mentre lo fa le posso vedere le mutandine nere a laccio. Lei se ne accorge e non fa nulla per nasconderle. Debra non si cura mai di far vedere le intimità, anzi. In un momento in cui siamo tutti e tre nel soggiorno, dice: - Perché questa sera non facciamo finta che Matilde sia una collega di Michele, venuta qui per la prima volta a cena? Avete già parlato di lavoro, abbiamo già mangiato... adesso ci si potrebbe divertire un po’...
Michele ha ancora su camicia e pantaloni, può benissimo fare la parte. Io anche sono ancora vestita della giornata e l’idea piace anche a me.
Debra allora si alza (mi spiace non vedere più ciò che prima lasciava vedere) ma godo ugualmente del suo incedere regale verso la cucina, con quei sandali pazzeschi e quella gonna sì al ginocchio ma comunque da fuori di testa. Si è solo sbottonata la camicetta, per mettersi comoda. Torna dalla cucina con dei gin tonic e quando me lo offre si piega verso di me seduta facendo in modo che il seno sia totalmente offerto al mio sguardo. Sento anche il suo profumo, ora. È chiaro che il gioco è iniziato, cerca di sedurmi e di vedere fin dove può spingersi. Con la coda dell’occhio vedo che fa l’occhiolino a Michele.
- Parentesi - dice - prima di incominciare bisogna dire che io e Michele siamo d’accordo, tu non ne sai niente. Tu non sai che a me piacciono anche le donne, mi piace masturbarmi di fronte a lui e ad ...
... altre e che qualche giorno prima ne abbiamo parlato con lui di portarti qui.
- Sì, io le ho chiesto di tormentarti per bene, poi eventualmente, se ci stavi, di sedurti.
- Cominciamo?
- Cominciamo.
- Bella quella camicetta aperta, Debra... spero che la nostra ospite non abbia nulla da ridire...
Io sorrido come per dire che va tutto bene. Debra si accomoda di nuovo sul divano e assume una posizione in altro luogo oscena, cioè a gambe allargate.
- Grazie - gli risponde, mentre io vedo di nuovo le mutandine nere e a mia volta ripeto quanto è bella quella camicia.
La guardo con ammirazione: è davvero bellissima e riesce a non essere oscena, anzi del tutto rilassata. La luce calda della lampada sottolinea il ti vedo e non ti vedo sotto la camicetta aperta. Una bellezza innata.
Michele si scusa e si alza per uscire dalla stanza. Naturalmente io so che lui starà a guardarci dalla porta socchiusa, ma faccio finta di niente. Immagino che non veda l’ora di vedere come sua moglie mi sedurrà e come faremo sesso per il suo piacere voyeuristico.
Debra si alza e mi si mette davanti in piedi: - Bene, hai detto che la mia camicetta è bella... adesso cosa ne dici del resto?
E così dicendo si alza la gonna davanti al mio sguardo fintamente stupito. Riappaiono gli slip neri a laccio a coronamento di due gambe da sogno e da urlo. E mentre lo fa si avvicina ancora, quasi da farmi sentire il suo odore. Comincio ad avere un forte languore al basso ventre.
Lei si appoggia ...