Il marito della parrucchiera
Data: 30/06/2019,
Categorie:
Dominazione / BDSM
Etero
Autore: Identitadigitale, Fonte: RaccontiMilu
... gestito come una famiglia, Teresa stabilisce un rapporto personale e di fiducia con le ragazze e si aspetta che loro facciano lo stesso. Se non ho capito male ti aveva avvisata alla chiusura prima delle vacanze che essendo arrivata da un mese avevi poche ferie e dovevi tornare il sabato’ Nell’enfasi di parlare, tipica del mio lavoro, avevo perso il contatto visivo con Sara e quando l’ho nuovamente cercata con gli occhi mi sono accorto di due cose: che era del tutto disinteressata alle mie parole, continuando a digitare furiosamente sulla tastiera del suo i phone e che l’intensa aria fredda che usciva dal condizionatore aveva evidentemente inturgidito i capezzoli che troneggiavano sul suo grande e sodo seno da diciassettenne e che ora spuntavano prepotenti sotto la t shirt. Infastidito per il disinteresse palesato ma nel contempo affascinato dall’involontaria esibizione smetto di parlare e rimango a fissare Sara che dopo qualche ulteriore secondo di digitazione si accorge che il mio sproloquio si è interrotto, alza la testa imbarazzata ma sempre con quel suo strano sguardo obliquo e un po’ canzonatorio e mi dice ‘Si si ho capito, cercherò di stare più attenta’. Non so bene se sia il tono con cui pronuncia la frase, il fatto che sia palesemente indifferente alle mie parole od il permanere dei due chiodi che spingono sulla maglietta, ma dentro di me scatta qualcosa e d’istinto dico, alzando appena la voce ed indurendo lo sguardo ‘Ho l’impressione che tu non abbia ...
... ascoltato una parola di quello che ho detto e che in ogni caso non te ne freghi un cazzo, pertanto sarà il caso di aggiungere al discorso una punizione che ti sensibilizzi sull’argomento!’ Sara mi guarda sorpresa, quasi stupita dal cambio di tono e di clima, ha perso l’aplomb che l’aveva accompagnata fin li e per sdrammatizzare mi dice ‘Vorrai mica sculacciarmi?’ Le sue parole ma soprattutto la bocca che le ha pronunciate mi regalano un lungo ed intenso brivido, esito pochi secondi con quel poco di lucidità che mi rimane e poi sento me stesso dire ‘Mi pare un’ottima idea, sono sicuro che contribuirà a fissarti bene il concetto’ e senza darle modo di ribattere la prendo per una mano, mi accomodo su una delle sedie nel salottino attesa e la sdraio sulle mie gambe con il seno che spinge sulla mia coscia sinistra, il ventre sul mio ed il suo pieno e rotondo culo davanti ai miei occhi. Il movimento è stato così rapido ed improvviso che Sara non ha aperto bocca ma ora, sdraiata a pancia in giù, con un gesto fluido delle due mani si cala leggins e mutandine fino alle ginocchia, tenendo i suoi occhi fissi nei miei, mi dice ‘Se punizione deve essere, che sia fatta come si deve’. Il suo sguardo fa crollare i rimasugli di buon senso che mi sono rimasti, appoggio quindi la mia mano destra sulle natiche nude, calde, sode e dico ‘Conta!’ facendo partire la prima sculacciata. ‘Ahia’ dice invece Sara più per la sorpresa che per il dolore. ‘ Ho detto conta!’ insisto, facendo partire la seconda ...