1. Zio Mario


    Data: 28/06/2019, Categorie: Prime Esperienze Anale Autore: kazzoduro, Fonte: xHamster

    Mi raccomando non dirlo a mamma - mi aveva scongiurato mia sorella.
    
    Ero tornato a casa prima del previsto e l'avevo beccata inginocchiata sul divano con i jeans e le mutandine abbassati alle caviglie mentre zio Mario, in piedi dietro di lei, se la stava inculando come un califfo.
    
    Zio Mario in realtà non è nostro zio, ma lo chiamiamo così perché ci ha visti nascere entrambi. Era il miglior amico di papà, e dopo la sua morte è lui che ci mantiene.
    
    Non ha famiglia ed è molto ricco, si dice che abbia costruito mezza città.
    
    Viene spesso a pranzo o a cena da noi e mamma gli prepara i suoi piatti preferiti. Arriva sempre con dei regali per tutti, soprattutto per Silvia, mia sorella, che è una gran figa e una gran troia.
    
    La porta spesso fuori con la sua Porsche e le compra un sacco di vestiti. Ovvio che chieda qualcosa in cambio.
    
    Lei mi racconta che quando la riaccompagna a casa si fermano in un parcheggio deserto dove lui la palpa dappertutto e si fa fare un pompino.
    
    Mia sorella ha vent'anni, lui sessanta.
    
    Mi fai sentire giovane, le dice mentre le infila le mani nei vestiti e si fa leccare la cappella.
    
    A lei però non dispiace farlo godere. E' vecchio ma è un bell'uomo, pulito ed elegante, sostiene mia sorella.
    
    Lo faccio sborrare volentieri, è sempre così gentile con noi; ci mantiene, ci riempie di regali, ci porta in vacanza, ci passa un sacco di soldi.
    
    Come lo fai sborrare? – le domandai una volta.
    
    Quasi sempre con la bocca. A volte però ...
    ... preferisce che gli tiri una sega.
    
    Hai delle manine stupende, mi dice, sembrano quelle di una bimba, mi piace guardare come le avvolgi attorno al mio cazzo e come lo fai scorrere. Fatti sborrare sul muso da zio, mi dice, fatti sborrare su quel bel musetto innocente, lascia che lo zio te lo sporchi tutto con la sua sborra.
    
    Vedessi che sborrate si fa. Mi annaffia tutta.
    
    E non vuole scoparti?
    
    Eccome, ma non in macchina. Quando vuole scoparmi mi porta a casa sua. Mi fa il bagno con dei sali profumati, poi mi fa vestire in un sacco di maniere: da infermiera, da suorina, da hostess, da collegiale, a volte devo cambiarmi per cinque o sei volte.
    
    Gli piace anche un sacco sculacciarmi. Mi fa sdraiare sulle sue ginocchia, mi abbassa le mutandine e mi sculaccia a lungo sul culetto nudo. Devo dire che non mi fa male, solo quando sta per sborrare picchia un po' più forte. A volte si infoia talmente che si toglie i calzoni e le mutande, si sfila la cinghia e me le da anche con quella. Quando mi picchia con la cinghia non capisce più niente e vedo che il suo cazzo ondeggia come impazzito e sbava come un rubinetto. Credo che picchiarmi lo faccia godere come un maiale e si fa delle sborrate pazzesche. Poi mi chiede scusa, mi accarezza il culo arrossato e mi regala un sacco di soldi.
    
    Vai spesso a casa sua?
    
    Quando ho bisogno di soldi. Mi basta fare un po' la gattina che quello si arrapa subito.
    
    Portami a casa tua, gli dico, e sculaccia un po' la tua bimba.
    
    Zio Mario, puoi ...
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