1998 - la cliente -
Data: 07/03/2018,
Categorie:
Etero
Autore: PlutoTrieste, Fonte: Annunci69
La prima volta che è venuta a fare la spesa nel mio negozio, non mi aveva di certo colpito in modo particolare.
Indubbiamente una bella donna, gentile ed educata, sulla cinquantina, con una folta cascata di capelli color castano mogano, la vita stretta ed i fianchi ad anfora tipici delle donne piuttosto calde, ma finiva tutto li, come tante altre mie clienti.
Poi, conoscendola meglio, l'ho trovata sempre più interessante e stimolante. E tra una spesa e l'altra, abbiamo avuto modo di scambiare quattro chiacchiere ed instaurare un minimo in amicizia. Si tratta ovviamente di quel tipo di amicizia tra negoziante e cliente che non può, per ovvi motivi di frequenza, diventare particolarmente profonda, ma certamente molto piacevole.
Comunque, sia come necessità lavorativa, sia come caratteristica personale, la battuta mi viene abbastanza facilmente, anche se sto estremamente attento ad evitare doppi sensi ed uscite estemporanee con chi non abbia dato segno, più o meno chiaramente, di gradire: una cosa è essere " sessodipendenti", una cosa è sputtanarsi il giro d'affari.
Quindi mi sono stupito, a dire il vero piacevolmente, quando è stata lei a venirsene fuori con una battutaccia decisamente sopra le righe.
- Ma no!- mi risponde quando le chiedo se ha bisogno di una borsetta di plastica.- Me lo infili dentro. Qui, tra le pere.- ed apre la borsetta del verdura, tendendomela. Non è la battuta in per se stessa, ma il modo in cui la dice ed il sorrisetto sghembo che mi fa. ...
... Se avesse detto la stessa cosa facendoci dietro una bella risata, l'avrei archiviata come una semplice uscita a grana grossa, ma l'ha detta troppo seriamente per scartarla a priori. E poi, tendendo la borsa, ha alzato le braccia in un modo un particolare, come se volesse spremersi un po' le tette per farle risaltare. Il che le riesce perfettamente, sia perché ha una bella quarta, sia perché la scollatura è già parecchio generosa.
- Sarà un vero piacere, soddisfarla.- rispondo, infilando lentamente il tubo di deodorante nella borsa ed accompagnando il movimento con un leggero sospiro di soddisfazione. Evitare di cazzeggiare con la clientela è un conto, ma quando è la clientela che cazzeggia, non sia mai detto che mi perda la benché minima possibilità di rimorchio.
Lei esita un momento, come valutando se continuare o darci un taglio. - Sono certa che farebbe veramente il possibile, in materia. - fa alla fine, reprimendo un sorriso decisamente compiaciuto.- Alla prossima spesa, allora.-
- A sua disposizione.- rispondo, guardandola uscire dal negozio. Si richiude la porta alle spalle e mi scocca un ultima occhiata prima di scomparire tra la gente.
Da quella volta, circa un mesetto fa, il gioco è andato avanti ad ogni spesa, qualche volta piuttosto velato, altre volte, soprattutto senza altra gente in giro, talmente esplicito da rasentare una vera e propria proposta oscena, sia da parte mia che da parte sua.
Però è rimasto un semplice gioco, magari un po' peperino, ...