Una scommessa che non dovevo perdere... (6)
Data: 24/06/2019,
Categorie:
Masturbazione
Prime Esperienze
Trans
Autore: borntoride63, Fonte: xHamster
... penetrandolo un poco.
Oramai anche la sensibilità del mio uccello era diversa. Sentivo appena la sua lingua... sentivo poco di più se mi mordeva la cappella. E dallo specchio mi accorgo che Laura aveva una mano tra le sue cosce, e capisco che si stava masturbando.
(Ma con tutte le volte che ti ho chiesto di farlo davanti a me, ora lo fai mentre non riesco a guardarti bene? Prima avevi tutti i problemi del mondo a farlo, ma ora evidentemente la cosa non ti disturba più... anzi... )
Sentivo il suo piacere da come stringeva la bocca sul mio uccello.
Avrei voluto vedere cosa succedeva tra le sue cosce, ma dallo specchio vedevo solo il suo abito alzato sulla gamba fino a scoprire la balza della autoreggente, la mano che entrava tra le cosce e che si muoveva vistosamente...
Poi la sua bocca che si stringeva mi distrasse... si strinse e succhiò con forza. Mi fece venire un brivido incredibile, e la sento venire... di nuovo.
(Senti come gode... oggi è davvero troia...)
Finito il suo orgasmo si alza in piedi, e mi bacia. La porto verso il letto, la faccio girare di spalle e la faccio salire, in ginocchio. La stringo a me e le appoggio l'uccello sul culo. Glielo strofino su e giù, lo faccio scivolare tra le cosce. Avanti e indietro.
"Dai... non giocare... mi stai bagnando il culo... fammi invece sentire quel bel cazzone nella figa..."
Lei mette le mani sotto al vestito e comincia ad abbassarsi le mutandine, ma appena arrivano a metà coscia, la spingo in ...
... avanti, lei appoggia le mani sul letto e finisce a carponi. Io le punto l'uccello sulla figa, e glielo spingo dentro.
Sento un gemito... "ehi... fa piano... hai un cazzo enorme... mi stai fahhhh... uh... pianooo... uhhhh..."
Non l'avevo mai sentita così, ma non avevo nemmeno mai sentito così il mio cazzo. Faceva fatica ad entrarle nella figa. Lei non poteva nemmeno aprire le cosce, erano come legate dal perizoma fermo a mezza coscia.
Poi la punta dell'uccello trova la strada, e le scivola dentro. Non l'avevo mai sentita così stretta.
Lei fa un grido strozzato... geme... Lo tiro fuori e la sento sospirare, lo rimetto dentro... e fa ancora un gemito.
Lo spingo dentro, a fondo, due, tre, quattro volte, dandole ogni volta dei colpi con il mio pube... e lei ogni colpo geme.
"Ahhh... mi stai sfondando la figa... piano... ahhhh... hai un cazzo... fantastico... dai... scopami..." Ora era meno stretta di prima, molto più bagnata, scivolava senza fatica, e sentivo lei godere. E godevo come una troia pure io.
"Allora, che ne dici... ti piace la tua Stefania?"
le dico.
"Dai Stefania, sei davvero uno troia... una troia con un cazzo da paura... fottimi... fammi godere"
mi risponde.
Guardo nello specchio e mi accorgo che anche lei stava guardando. Ci guardiamo negli occhi tramite lo specchio, e l'eccitazione sale ancora. Lei mette una mano tra le sue cosce, non riesce a tenersi su con l'altra, e cade in avanti... io continuo a scoparla, a spingerlo dentro, ...