Una scommessa che non dovevo perdere... (6)
Data: 24/06/2019,
Categorie:
Masturbazione
Prime Esperienze
Trans
Autore: borntoride63, Fonte: xHamster
... quel momento. Era come se mi stesse leccando lei... pensare di godere nella bocca di Stefania era fantastico..."
Prendo il sacchetto con il sex toy che avevo portato, e la prendo per mano, fino alla camera da letto. Lei aveva un letto con le ante centrali a specchio, che era di fianco al letto.
"Ora tocca a te a fare la femmina... fai sentire alla tua Stefania come sei brava con la lingua..." e la faccio mettere in ginocchio davanti a me.
Lei mi guarda, mi mette le mani sotto la gonna, tra le cosce... le fa salire, arriva al pube, lo accarezza fino a toccare e stringere la punta del mio uccello, durissimo sotto al perizoma.
"Senti... sai che pensare a Stefania ora è più difficile?" mi dice sorridendo in modo malizioso.
"Amore mio, hai mai messo le mani tra le sue cosce?"
"No... te lo avevo detto..."
"Allora per quello che ne sai, poteva avere qualunque cosa tra le cosce. Quindi va bene quello che hai trovato. Fammi sentire tu la lingua... ora tocca a te fare la troia..." e mettendole la mano dietro la testa la avvicino a me.
Mi scosta i lembi della gonna
(però... comoda la gonna a portafoglio...)
e avvicina la bocca, mi bacia, sulle palle, lungo l'uccello che oramai per restare nel perizoma era in orizzontale, e con i baci si avvicina alla punta... lentamente.
Lo sentivo duro da farmi male. Pulsava e stava gocciolando. Non vedevo l'ora che lo stringesse, con le mani, con le labbra. Volevo una sensazione diretta... e a questo punto infilo ...
... la mano nel mio perizoma dalla sgambatura e tiro fuori il mio uccello. Lo stringo
(...finalmente...)
lo accarezzo
(...sento che gocciola... e mi viene un brivido...)
e con lo metto davanti alla sua bocca.
Tengo l'uccello alla base con la mano destra, metto la sinistra dietro la testa di Laura e l'avvicino a me... fino a spingerle l'uccello in bocca.
"Ora smetti di parlare, e comincia a succhiare... le troie come te non devono fare conferenze, devono fare pompini..."
Lei accoglie in bocca il mio cazzo senza dire una parola, ma arrivato a metà sento che fa un verso come se qualcosa le fosse andato di traverso. Mi spinge indietro per farlo uscire dalla bocca, e tossice... "Ma che cosa hai oggi? Hai un cazzo assurdo... ma è il tuo?"
"E' il cazzo della tua Stefania, che vuole essere succhiato... non parlare... datti da fare..."
Poi se lo riprende in bocca, e comincia a succhiare, rumorosamente. Risucchi, sbiasciamenti, ancora risucchi. Quello che vedevo mi eccitava da pazzi... avevo la camicetta aperta, vedevo il mio reggiseno, il mio uccello che usciva dalla mia gonna e lei che se lo succhiava, avanti e indietro. Poi guardo lo specchio alla mia sinistra... vedere la scena dallo specchio era ancora più eccitante, e lo sentivo sempre più duro... più grosso...
Sentivo le sue mani sotto la mia gonna, sulle gambe. Mi accarezzava, sul sedere, sulle cosce, sentivo le sue dita che si infilavano sotto al perizoma, cercando il mio culo... accarezzandolo... ...