1. Tempesta


    Data: 23/06/2019, Categorie: Gay / Bisex Autore: Icepick7, Fonte: Annunci69

    Questo è il capitolo conclusivo della "trilogia" iniziata con il racconto " Nubi nella tempesta" (da leggere necessariamente per capire il tutto in maniera più agevole).
    
    Ho riflettuto molto su come dare una quantomeno continuità e non banalità a questa terza parte, per questo arriva con leggero ritardo, e per chi ha apprezzato i precedenti capitoli, spero sia un bel finale. Mi ha divertito molto scriverlo e sono soddisfatto del risultato .
    
    Raccomandate le stesse regole dei precedenti racconti da seguire per una civile interazione.
    
    Ultimo atto
    
    L'animo umano è il più forte ma al contempo il più fragile e delicato.
    
    Orgoglio prepotente e decisione assoluta celano meandri di fragilità incontrollabili e profondi.
    
    Giuseppe era cresciuto, radicalmente mutato, forse d'aspetto soltanto, il cuore illuso e spezzato come sempre.
    
    Ma...
    
    ...aveva smesso di cercare l'amore, la consapevolezza di cercare spasmodicamente qualcosa che già sapeva che lo avrebbe devastato e illuso, un motivo per amare ed amarsi, sentirsi amato e vivo.
    
    Era maturato con questa consapevolezza, già radicata, ma al quale mai aveva voluto cedere.
    
    Non tornare più sui propri passi - si ripeteva ogni giorno- come un mantra da seguire.
    
    Nessuno lo aveva aiutato.
    
    Neanche chi avrebbe potuto.
    
    O semplicemente era lui stesso a non permetterlo.
    
    L'animo umano è un luogo corrotto, alla fine si abbandona sempre al vizio, al più primordiale istinto.
    
    Passione intensa e sicurezza in sé ...
    ... alterano la profondità del pensiero più puro, spontaneo, l'innocenza di un fiore.
    
    Giuseppe era lo stesso, difettato meccanismo , un cane che si rincorre la coda.
    
    E...
    
    ...non ha mai smesso di volersi sentire pieno, vivo, la consapevolezza di cercare spasmodicamente qualcosa che già sapeva che lo avrebbe devastato e illuso lo faceva sentire bene.
    
    Come se nulla più potesse avere senso nella vita.
    
    Ogni volta senza imparare mai, come se nulla fosse.
    
    Ogni volta un treno lo investiva con il peso che aveva nel cuore.
    
    Ogni volta era quella giusta.
    
    Questa volta però è diverso - si ripeteva ogni dannata volta- come credo da seguire.
    
    Tutti i tentativi erano vani.
    
    Chiunque avrebbe potuto aiutarlo.
    
    Ma semplicemente era lui stesso che non voleva permetterlo.
    
    L'animo umano rinnega noi stessi, falsifica i sentimenti e getta via i sogni e le speranze
    
    Giuseppe giace di fianco ad un uomo, senza un nome, un volto come tanti altri, piacente e piaciuto, non importa.
    
    Sentirsi amati è più forte di qualsiasi desiderio sincero di smetterla con tutto ciò.
    
    Giuseppe voleva esclusivamente quello, nient'altro.
    
    È un amico di famiglia -si continuava a ripetere- come per convincersi che fosse sbagliato.
    
    Lo ha amato già da quando i suoi genitori avevano deciso di fargli conoscere un loro caro e sincero amico, qualcuno con cui potesse parlare e sfogarsi, per spiegare le trame della sua contorta mente, qualcuno che potesse ascoltarlo, una guida nella burrasca della sua ...
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