1. Lo riconobbi per caso.


    Data: 22/06/2019, Categorie: Etero Autore: Batacchione., Fonte: EroticiRacconti

    Dopo un esame clinico in Ospedale, vuoi l'afa di Agosto e poi a Roma il caldo si sente assai, vuoi la gioia del referto medico "negativo", ovvero stavo benissimo, decisi di andare al bar e gustarmi una birra ben ghiacciata. Mentre bevevo ti vedo un tipo entrare e chiedere al barista dii potere attaccare sulla parete un biglietto con su scritto : cerco infermiere per praticare intramuscolari a domicilio : segue lauto compenso. Io leggo e, proprio quando finisco la birra, vedo il tizio uscire dopo un caffè. Lo seguo e, raggiuntolo, gli dico di essere disponibile per il servizio richiesto e pubblicato. Dopo uno scambio cordialissimo di parole, lui mi chiede dove ho imparato a praticare iniezioni e chiarisco subito, durante il servizio militare e, dato che poi, tornato ad essere borghese, approfittai dell'insegnamento di un Colonnello Medico in infermeria, mi dedicai a spergere la notizia di sapere fare punture intramuscolari creandomi un grosso numero di bisognosi del mio servizio e di conseguenza un continuo "passavoce". A quel punto il tizio mi osserva con meticolosa attenzione e poi pronuncia il mio nome, cognome e grado conseguito nello svolgere il militare: Sergente! Rispostogli che aveva detto il giusto, si presenta anche lui e subito, con ansia, mi chiede di seguirlo a casa sua, dove sua figlia studia e deve ricevere punture per aiutarla ad affrontare gli esami di Liceo, proprio come fu per me col Classico. Andiamo a casa e Pietro mi presenta sua moglie Giovanna, una ...
    ... stangona mora, alta 1,80 circa, un fisico da sballo, da superfiga: Cosce da infarto e culo da andarci subito con la mano ed acciuffarle le sode e prossperose natiche palpando all'infinito. Dopo un caffè Pietro mi fà strada fino alla camera di Simona, sua figlia: una biondina da oscurare sua mamma per quanto era ancora più figa della mammina e, quando mi vede, dice a sua padre che sono un bell'uomo, peccato che sono troppo grande per relazionare con lei e Pietro ride felice poi le spiega che io sono il delegato da lui per praticarle le poco ambite punture ed infatti Simona storce il nasino ma, eccoti che subito dopo arriva sua madre con tutto l'occorrente per la iniezione e dice a Pietro di lasciarla sola con Simoona per farmi eseguire la pratica. Pietro esce ma simona non gradisce la presenza di sua madre ed io, sognando già la libertà che avrò di potere palpare il meraviglioso culetto per "sondare" l'elasticità della sua pelle, mi dedico subito a preparare la siringa intanto Giovanna, delusa di non potere curiosare sul comportamento di sua figlia, se ne esce senza parlare. Io invito Simona a sdraiarsi a pancia sotto sul suo letto ed io con ardore, mi preoccupo di sollevarle ai fianchi la sua gonna a pieghe, scoprendo il culetto ancora per poco protetto da slippini assai ridotti ma io ci metto tutta la mia attenzione a scorrere le mai sottp l'elastico che tiene le mutandine aderentissime alle natiche e gliele abbasso fino a metà delle cosce. Poi inizio a palparle il bellissimo ...
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