Le mie storie (72) - Racconti Erotici

Le mie storie (72)

Mentre vi scrivo cercavo di ricordare da quanto tempo ormai sto con Carmine. Purtroppo non siamo più ragazzini, è finito il tempo in cui si calcolavano gli anniversari e cose del genere. Comunque è più di un mese che ci frequentiamo, che stiamo insieme, finalmente lo posso dire! La cosa mi fa stare molto bene, certo quando si esce nel weekend, se ci siamo noi nel gruppo, non c'è Simona con il nuovo ragazzo e viceversa. Per me resta una grossa stupidaggine, a quarant'anni e passa, si potrebbero anche superare determinate cose, ma continuo a rispettare chi non la pensa come me.

Il rapporto con Carmine è particolare, nel senso che mai in passato avevo avuto fidanzati o compagni che dir si voglia così attenti ai rapporti personali, così pieni di inventiva e di iniziative. Certo, da ragazzina, gli "esperimenti" ne ho fatti ed anche parecchi, ma non credevo di poter tornare indietro nel tempo per quanto riguardava il sesso. In questi ultimi anni non posso lamentarmi dei rapporti avuti, delle situazioni in cui mi sono imbattuta, del divertimento che ho provato, ma fa piacere enormemente trovarsi regalate biancheria intima ogni settimana, con biglietti romantici che oltretutto includono le istruzioni per come vestirsi prima di incontrarsi. Ed io ormai come una bambina, quando torno dal lavoro mi aspetto sempre qualche sorpresa sull'uscio di casa. Mi ha comprato di tutto, da completini di pizzo sexy, a body neri un po' più aggressivi; da reggicalze e corpetti, a mutandine aperte ...

... davanti oppure reggiseni con il buco per i capezzoli. La prima volta in cui ho trovato una s**tola davanti alla porta d'ingresso, c'era un biglietto che diceva "apri e vedrai". Entrata in casa, subito ho tolto la carta che avvolgeva il tutto e ho tirato fuori un completino rosso che aveva "Le aperture" proprio in quelle zone li. Naturalmente, così come da "istruzioni", lo ha indossato sotto una gonna con lo spacco, che gli piace tanto; la sera a cena si è presentato con una busta piena di frutta che lì per lì non mi diceva niente. Abbiamo cenato come se nulla fosse, poi mi ha detto di indietreggiare con la sedia e di aprire la gonna. Io non mi sono fatta pregare ed ho allargato le cosce facendo bella mostra del suo regalo; lui mi ha guardato, poi ha messo la mano nella busta che aveva portato e ha tirato fuori una banana. "Mettila dentro" mi ha detto, io ho strabuzzato gli occhi stupita per la sua richiesta, ma l'ho presa e piano piano ho cercato di infilarla nella micia. Sono riuscita a farle entrare per metà, e mentre la muovevo dentro e fuori, vedevo i suoi occhi eccitati, la sua mano accarezzarsi il pantalone, le sue labbra mordersi di passione. Poi si è aperto la cerniera, lo ha tirato fuori ed ha cominciato a masturbarsi. Eravamo l'uno di fronte all'altro, guardandoci negli occhi, e stavamo giocando ad eccitarci. Quando gli è venuto bello duro, si è alzato e mentre io continuavo, si è avvicinato alle mie labbra porgendomi la sua cappella umida. Ho lasciato la banana in ...