1. Condivisione epocale


    Data: 20/06/2019, Categorie: Erotici Racconti, Racconti Erotici, Etero Autore: Idraulico1999, Fonte: RaccontiMilu

    Quella mattinata era stata immancabilmente snervante e inaspettatamente estenuante per entrambi, perché ambedue non vedevano l’occasione di terminare i rispettivi spossanti lavori, per poter finalmente rincasare verso il loro nido familiare. Adesso, Gerardo e Lucilla, sono comodamente sdraiati sul grande talamo. Lei è oscenamente discinta lì di fronte con la pelosissima nera fica in vista, mentre lui è sdraiato dalla parte opposta del letto, osservandospensieratamente là di fuori dalla finestra, intanto che si sfiora in modoanelante il cazzo.
    
    Quel desideroso e impaziente scenario e quell’anelante bramoso contesto è indubbiamente stipato di passione, è traboccante di cupidigia, giacché quella condizione gradualmente s’amplifica in ultimo espandendosi, intanto che Lucilla viziosamente aizzata e istigata com’è, osserva il suo spasimante con un’occhiata sorprendente e carica di spudorata e d’irriguardosa bramosia. Lei si smarrisce ben volentieri nella vastità delle sue scure iridi, per il fatto che lui era rimasto infervorato e alquanto stuzzicato già dalla prima mattina, prima di recarsi al lavoro, tralasciando quellafradiciafica vogliosa e pulsante in sospeso, poiché gli era rimasto impresso per tutto il tempo un inturgidimento costante del cazzo, attendendo finalmente di rivedere Lucilla al rientro serale.
    
    Lucilla, invero, al mattino aveva abbondantemente goduto da sola, masturbandosi fervidamente in maniera silente e immaginando entusiasticamente la figura di Gerardo, ...
    ... rievocando le numerose emozioni, trasportata in ultimo nel mondo dell’appagamento totale senz’inibizioni, della completezza libera, leale, vera e colma d’amore. La notte prima infatti, rincasando tardi, bruciando animosamente e focosamente i loro libidinosi e intemperantiimpulsi, testando e sperimentando con i loro corpi svariate e viziose posture, si erano lascivamente e ardentemente abbandonati ai loro naturali e impetuosi famelici istinti. In questo momento, invero, procrastinano intenzionalmente la tappa, prelibando a rilento l’attimo dell’amore che verrà, apprendendo e presagendo in ultimo che questo trastullo li ecciterà parecchio.
    
    Gerardoscandagliavala sua femmina, l’abbrustoliva esaminandola e squadrandola a modo suo con lo sguardo avido, esaminando i seni colmi e compatti di quella favolosa femmina, con il capezzolo ragguardevole dal colorito rosato. Lucilla, nel contempo, si lasciava felicemente osservare e lietamente ispezionare, poiché lo aveva indubitabilmente catturato, dal momento che adoravadissolutamente farsi scrutare e lascivamente frugare dal suo uomo. I suoi piedi al presente attizzano notevolmente l’espressione già carica e intensa di Gerardo, sono combaciati, le cosce sono spalancate, poiché la visione di quel delizioso monte di Venere lo inebria, con quell’idoneo, azzeccato e curato foltissimo ammasso di peluria in mostra, accostato con accurata maestria e perizia a quelle magnifiche labbra polpute e rigonfie. E’ davvero incantevole e stuzzicante ...
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