1. Un furto sessuale


    Data: 19/06/2019, Categorie: Tradimenti Autore: shinwinger, Fonte: Annunci69

    ... aumentrono di intensità, mentre continuava a spompinare l'uomo che ormai, la dominava completamente.
    
    Dopo pochi minuti la fica era ormai guazza di umori profumati che scendevano, copiosi, sulle cosce.
    
    L'uomo estrasse le dita, accarezzando le chiappe umide poi, inserì nuovamente le dita, aggiungendo anche l'anulare. dopo tre o quattro introduzioni, l'uomo puntò il pollice sull'ano, introducendolo.
    
    I gemiti della donna aumentarono di intensità, se pur smorzati dal pezzo di carne che gli arrivava fino alle tonsille.
    
    Godendosi il lavoro di boca, l'uomo incominciò a muovere il bacino. Continuando a massaggiare la fica e l'ano della donna, l'uomo aveva preso a scoparla in bocca.
    
    La mano destra afferrò rudemente la tetta più vicina, stringendola fino a lasciare il segno della mano. poi, lasciatala, afferrò il capezzolo, ormai turgido, e lo strinse tra i polpastrelli.
    
    Tra le chiappe della donna, due schizzi di liquido indicavano che aveva già raggiunto l'orgasmo, per ben due volte.
    
    La donna continuava a succhiare il cazzo del suo forzato amante come una forsennata, gemendo e girando la testa, cercando una posizione che le permettesse di respirare. Di tanto in tanto apriva la bocca, facendo uscire la lingua, con la quale lappava l'asta di carne che si introduceva tra le labbra, scopandosi quella bocca divina.
    
    "Sei ...
    ... proprio un gran pezzo di troiona! Un pompino così non me lo ha mai fatto nessuna! Ecco! Dai succhia più forte che sto venendo!"
    
    Con una contrazzione, la mazza di carne sborrò tutto il suo seme. La donna, aprì le labbra, facendo fuoriuscire il perlaceo liquido che, abbondante, invadeva la sua bocca.
    
    Contemporaneamente un nuovo schizzo dalla fica indicava che lei aveva raggiunto, già per la terza volte, l'orgasmo.
    
    L'uomo estrasse lentamente le dita, madide di umori, dalla fica e dall'ano, mentre la donna ancora massaggiava, con le labbra aperte, la mazza.
    
    Poi, fatto uscire il cazzo, iniziò a slinguazarlo, fino alle palle, raccogliendo tutto lo sperma in bocca. Sedutaasi sul pavimento di marmo, mostrò all'uomo la sua bocca, totalmente piena di sperma, che colava dai lati delle labbra, scendendo sul mento e cadendo sulle tette.
    
    Con decisione, la donna chiuse la bocca, deglutendo. Poi, aiutandosi con le mani, raccolse le gocce di sperma, lappandole sensualmente.
    
    "Bene, come inizio non c'è male- affermò l'uomo, afferrandosi il cazzo ancora duro- Ma la notte è lunga, e voglio godermi il tuo corpo centimetro per centimetro..."
    
    La donna lo guardò, guardò quel cazzo incredibile, ancora eretto e imperioso. Ormai, sconquassata di orgasmi, nel suo viso non c'era più paura o rabbia, ma solo voglia di godere.
    
    Continua.... 
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