1. Un furto sessuale


    Data: 19/06/2019, Categorie: Tradimenti Autore: shinwinger, Fonte: Annunci69

    ... sarebbe stata una seccatura, ma ne sono contento -disse il malvivente con voce roca- perchè così posso prendermi anche la cosa più preziosa che avete."
    
    Portando le mani alla scolatura, stracciò il vestito.
    
    Le tette, di quarta misura, balzarono fuori, non più trattenute. La donna non portava il reggiseno, poiché il suo petto, se pur generoso, era splendidamente sodo e cascava sul petto con naturalezza. I capezzoli erano circondati da un'aureola perfettamente rotonda. Il vestito, stracciato, scivolava dalle gambe affusolate, rivelando un intimo decisamente sexy, un piccolo tanga in ricami di pizzo, color porpora, semitraparente.
    
    Il malvivente strinse con violenza le bocce, mentre con indice e pollice torturava i capezzoli. Con la lingua, leccava lentamente il lungo collo.
    
    La donna si divincolò, sfuggendo quasi alla presa, ma il suo aguzzino la afferrò per i capelli, buttandola in terra. In un attimo, le fu addosso, dopo aver afferrato nuovamente il coltello, che puntò alla sua gola.
    
    "Senti, troia, vedi di non fare scherzi! E' un secolo che non scopo un pezzo di fica come te. Stanotte, tu mi toglierai tutte le voglie che mi verranno. Ribellati, e saranno guai!-fece un gesto eloquente col coltello, indicando il marito della donna- Obbediscimi, e nessuno si farà male, anzi, me ne andrò senza portarvi via niente. Daccordo?"
    
    La donna terrorizzata guardò il suo aguzzino. Il corpo si rilassò, cessando ogni resistenza. Annuì.
    
    "Bene! incomincia con ...
    ... questo!"
    
    Calatisi i pantaloni e gli slip, l'uomo fece svettare il cazzo. Grosso e ben dotato, svettava dai due coglioni ovali e sodi.
    
    La donna ebbe un sussulto, guardando poi quella mazza quasi con ammirazione.
    
    "Forza, incomincia a spompinarmelo!"
    
    La donna, ormai soggiogata, si mise a pecorina, aprì le labbra carnose, avvolgendo la cappella gonfia di quel pene, per poi eseguire un pompino sempre più profondo.
    
    Dopo pochi minuti, la mazza dell'uomo spariva tra le labbra della donna, che doveva concendersi delle profonde ispirazioni, tanto quel membro le torglieva il fiato, come preparandosi a un'apnea.
    
    Con un gemito di piacere, l'uomo portò il coltello alle labbra, tenendolo tra i denti. Chinatosi, con la mano destra andava a stringere nuovamente le tette, mente la sinistra andava a palpare lo splendido culo rotondo, scostando il perizoma.
    
    Il marito poteva ammirare il culo accarezzato, e vedeva la mano rude dello stupratore insinuarsi negli slip, facendoli scivolare dalle cosce fino alle ginocchia. La mano andò subito sullo spacco vaginale, accarezzando il ciuffettino rasato di pelo sul pube, e cercando il clitoride.
    
    Lo trovò già eretto.
    
    Iniziò a stimolarlo, accarezandolo prima con dolcezza, poi premendo con decisione. La donna incominciò a gemere vistosamente, e i suoi gemiti vibravano sul cazzo dell'uomo, dandogli maggior piacere.
    
    Non contento, però, si tolse il guanto e infilò indice e medio dentro la fica, solo parzialmente lubrificata. I gemiti della donna ...