1. "il confessionale" di Salmacius


    Data: 18/06/2019, Categorie: Prime Esperienze Masturbazione Tabù Autore: salmacius, Fonte: xHamster

    ... gli faccio una bella sega, arrivo fino alla fine, lo faccio sborrare, fingendo che sia il mio, quando mi ricapita di godere di un'esperienza strana così? Pensai, sono eccitato e ci metto poco, scommetto che viene subito se lo “mungo” a dovere. So come fare. E masturbarlo .è …si, piacevole e poi se lo mollavo ora avrebbe protestato, forse!
    
    Incuriosito di vedere godere quel “pezzo di nero”, aumentavo il ritmo per vedere di che tipo, di che colore è il seme di un cazzo così scuro, quanto a lungo schizza. Mi accorsi di essermi eccitato, e questa catarsi mi fece muovere veloce la mano, ora questi pensieri ed altri desideri mi avevano sovreccitato. Poi magari quando ha finito ed è soddisfatto, e viene il mio turno, funzionerà così, e se lo faccio contento gli infilo attraverso il foro il mio e mi faccio svuotare le palle io, accidenti, anche il mio è bello duro ora! Non ci posso credere, sono eccitato e in tiro, sarà l'astinenza? Mai avrei pensato una simile situazione. Mi trovavo così nelle mani due uccelli, il mio, più piccolo e bianco in una, che ora bello duro sfigurava meno, e quest'altro nell'altra, imponente, tutto nero e duro. Solo il glande è rossastro alla base ma diventa nero turgido e lucido nella punta della cappella. Iniziai a segarli a due mani in sincronia e con cura. Provo un paio di colpi di scherma con le due aste, ma è meglio accarezzarli. Quando lo facevo da solo non mi piaceva, ma ora averne due mi raddoppia il piacere! Di più. Rido ancora, penso ...
    ... perversamente a lei, alla mia donna. Lo ho sempre detto che doveva provare con due, di questi cosi, e forse per questo arrossiva e si arrabbiava! Ma forse sapeva già che avevo ragione?
    
    La faccenda iniziò subito a piacermi troppo, merda, rischiavo anche di godere io per primo, e non volevo. La solita gara. Volevo far venire prima l'altro, altrimenti finiva il gusto. Potevo barare e smisi di toccarmi, mollando il mio al suo destino. Sputando sulla mano libera provai a prendere bene la grossa “nerchia” a due mani, con la mano insalivata lubrificando quella punta e chiaramente sentii che dall'altra parte si approvava la novità. Era ben caldo e presto seccava, serviva bagnarlo.
    
    Però io pure l'apprezzavo, mi ero immedesimato troppo e con un paio di sobbalzi il mio pene abbandonato, piegato verso il basso, quasi a vergognarsi di fronte a quel palo nero e turgido, iniziava a sgocciolare del liquido trasparente dalla punta. Eh no! Stavo ancora rischiando la sconfitta. Non amo perdere, e volevo uscirne vincitore e a testa alta. Presi un po' di umidità dlla mia punta per umettare la mano ma non bastava.
    
    E se proprio dovevo... la dovevo giocare fino in fondo la partita! Anche perché la trovavo ora invitante questa strana sfida. Davvero, ma fin dove? Quanto rischiare ancora? Non so fin dove son disposto a spingermi ora, ma si, mi diverte e vediamo. So per certo che finirà con uno schizzo, ma quanto resisterà ancora questo bel giocattolino?
    
    Controllo io e mi fermo quando voglio, ed ora ...
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