"il confessionale" di Salmacius
Data: 18/06/2019,
Categorie:
Prime Esperienze
Masturbazione
Tabù
Autore: salmacius, Fonte: xHamster
“Il confessionale”
Questa storia l'ho sentita narrare mentre attendevo in questa piccola stanza simile a un confessionale. Aspettando che arrivasse qualcuno dall'altra parte ed iniziavo ad annoiarmi.
Tendevo l'orecchio e non si sentiva rumore, ma ben presto il cigolio della porta dell'altra stanzetta contigua mi fece capire che era arrivato qualcuno. Appena arrivato il vicino si sistemò e con voce ferma chiese subito se ero disposto ad ascoltarlo, il suo desiderio era di iniziare parlando un po, per raccontarmi una storia. Questo è quello che mi raccontò dall'altra parte del “confessionale”:
“Tutto inizia per caso, in una nazione lontana, dove, temporaneamente emigrato, era stato inviato a lavorare per diversi mesi lontano da casa, in un paese straniero.
Laggiù non conoscevo nessuno, in un posto dove lingua, religione e costumi locali mi sono del tutto sconosciuti.
“Per fortuna il lavoro assegnato dalla multinazionale era facile, e ben retribuito, con orari lunghi che portavano a stancarmi completamente, tornavo nell'elegante ma anonimo albergo, dove nemmeno alla “reception” potevo scambiare due chiacchiere. Spesso mi addormentavo appena cadevo spossato a letto, ancora vestito.
Dopo qualche mese la lontananza si faceva sentire, oltre alla consueta nostalgia di casa e della moglie, una simile solitudine, per l'emarginazione sociale e culturale era pesante. Cercavo di ambientarmi, ero meno stanco e gli impegni di lavoro erano calati ed avevo più tempo ...
... libero.
Ora bastava solo far alcune regolazioni ai complicati sistemi che la società aveva impiantato ed io avevo del tempo anche per passeggiare e fare il turista. Così tornavo prima in albergo, ma li l'ozio mi portava un po' controvoglia a pensare alla compagna rimasta a casa e alla fine a risvegliare anche la voglia di sesso. Tutto ciò mi deprimeva. Da qualche tempo per me l'autoerotismo era una pratica abbandonata ed insoddisfacente. Erano anni che con il buon rapporto creato con la moglie purtroppo lontana soddisfaceva entrambi. Eravamo fedeli ed uniti, e lei non poteva raggiungerlo in questo lungo viaggio, le lunghe telefonate finivano per amareggiarmi, allora uscivo. Non volevo tradirla, era meglio evitare gli stimoli e desideri e prendere aria. La carne è debole, ma da solo non ci trovo abbastanza gusto, e una donna qui è un rischio. Lei si sapeva come trattarlo e soddisfarlo, ed avevo perso la mano per il “fai da te”. Spesso nei giri pomeridiani avevo cercato qualche divertimento, ma non era facile.
Preferivo allora prender aria e girare, gran camminate senza una meta precisa, per stancarmi e visitare le strade a vedere negozi e cercare di leggere quella scrittura straniera del tutto incomprensibile con quei ghirigori ed arabeschi illeggibili.
La capitale era grande, ma non turistica, qualche passeggiata si faceva volentieri, dovevo star attento a non perdermi, altrimenti anche chiamare un taxi per tornare in albergo poteva esser davvero problematico.
Non sapendo ...