Amore, ho dovuto chiamarti cornuto! Non l'ho voluto io!!!
Data: 17/06/2019,
Categorie:
Sentimentali
Autore: Una vacca da monta e il Re dei cornuti, Fonte: EroticiRacconti
... incularmi. Io gli ho chiesto di scoparmi la figa ma lui ha detto che lo avrebbe fatto solo se dicevo che eri un cornuto . Io, amore, avevo troppa voglia! Mi sono detta se ti accontenti di così poco te lo dico, basta che dopo mi fai godere! Allora ti ho dato del cornuto e lui mi ha scopato la figa. Mi ha fatto godere molto, poi gli ho chiesto di sborrarmi in bocca , mi sono seduta sul bordo del letto, lui in piedi e mi ha sborrato in bocca come piace a me !!”
Già questa è una versione porca, ma le cose non andarono esattamente in questo modo. Tralascio come le ho in parte scoperte (andando sul sito con un profilo falso e chiedendo al toro la sua eccitante versione e poi la zoccola, nel corso degli anni , ha aggiunto vari particolari)
Cosa accadde?
Quando la vacca salì in auto incrociò per la prima volta lo sguardo di quel maiale. Era un bel maschio, moro, alto, occhi scuri e penetranti con molti capelli. Ben curato e profumato. Indossava una elegante tuta da passeggio nella quale risaltava un pacco enorme nonostante non fosse ancora in tiro. La vacca lo osservò e, come sempre, era eccitata all’idea che da lì a poco lo avrebbe assaggiato.
Effettivamente il porco ebbe quell’incipit “ che bella faccia da cornuto che ha il tuo compagno”. Ed altrettanto effettivamente la zoccola prese le mie difese sostenendo che ero un complice e non un cornuto.
Quindi il viaggio trascorse con argomenti neutri, come se lui avesse dato un passaggio a una conoscente e non stessero, ...
... invece, andando a scopare.
Anche all’arrivo le cose andarono come disse la troia, lui le offrì da bere in sala, quindi andarono in camera da letto si spogliarono velocemente.
Ed è da lì che cambia la versione.
La puttana era abituata a tenere il punto, ad essere lei a prendere iniziativa, quindi si sedette sul bordo del letto , il porco davanti a lei che le offre il cazzone. A detta della troia “enorme e duro come il marmo”. La vacca pensa di lavorarselo di bocca come gradisce lei, leccando, succhiando, divorando la cappella, lavorandogli le palle.
Ma il toro è un dominante! Quindi: le immobilizza le mani o le fa capire di non usarle. Le prende la testa e glielo infila in bocca rabbiosamente. Fino alla radice. Quasi a soffocarla di cazzo. Poi è lui a dare gli ordini: “Cagna adesso prendimi le palle in bocca” oppure” adesso leccalo dal basso in alto”.
Insomma , è una bestia!
Quindi le fa cenno di mettersi alla pecorina. La vacca ubbidisce prontamente. Lui è in piedi al bordo del letto. In un istante glielo schiaffa in culo. Rabbiosamente!!! Quindi la prende per le spalle e ci da dentro.
La vacca apprezza moltissimo quel trattamento e gode, gode da impazzire!!!
Inutile dire che le parole erano “rotta in culo di una vacca…guarda come ti piace il mio cazzone in culo…sei solo una cagna in calore”. Ma , come sappiamo, la vacca adora questo trattamento a condizione che sia accompagnato dai fatti.
Alla troia venne vogli di averlo in figa. E glielo disse. Lui ...