1. La figlia di mia moglie


    Data: 16/06/2019, Categorie: Etero Autore: Elena Fox, Fonte: EroticiRacconti

    ... succhiarmi via la sborra del mio ragazzo. Guarda che quello là me ne dà sempre tanta di sborra per cui avrai da fare per un pò”
    
    Trionfante di piacere e voglia appoggio la mia lingua sulla rosa della mia figliastra, la lascio lì, appoggiata alla sua figa. Mmmmmmm che sapore unico, la sborra del suo ragazzo inizia copiosa a scendere subito, la posizione della troietta ne favorisce la fuori uscita e io inizio subito ad asciugarla, a berla, assaporarla per poi deglutirla.
    
    Buonissimo. Inizio allora a leccare il culetto diligentemente penetrandola con la mia lingua, scendo e arrivo al piatto forte. Si forma una candela di sborra calda che oltrepassa la rosa e cala quasi fino al pavimento, ma io riesco a fermarla in tempo col mio viso.
    
    Succhio sborra dalla figa di Roberta per circa un ora, piangendo per il dolore provocatomi dalla cinturina.
    
    Mi spinge la testa contro la sua figa e gode, geme, le piace il trattamento di pulizia.
    
    E’ finita, la sua figa è pulita, lavata e rinfrescata.
    
    “Sei stato molto bravo, adesso prima di andare in camera da mamma voglio mantenere la promessa”.
    
    Ecco che mi toglie la cinturina.
    
    “Guarda che rosso che è, sei proprio un cornuto… tua moglie è di là che gode con un cazzo vero e tu di qua a bere la sborra dalla mia figa, cornuto”
    
    Su queste parole inizio a segarmi, il mio cazzo seppur piccolo è duro e la cappella la sto esponendo meglio che posso. Sono umiliato, cornuto e sto per godere.
    
    Esplodo quasi subito, due schizzetti, uno sulla pancia uno sulla mano.
    
    “Bravo, adesso rimettiti la cinturina e quando sarai chiamato voglio che ci raggiungerai in camera, tutto nudo”
    
    Roberta quindi si alza, mi da un bacino sulla fronte e si dirige verso la mia camera matrimoniale dove sopra il mio lettone nuziale mia moglie sta sodisfando le voglie di quell’africano.
    
    Appagato mi rilasso, mi spalmo la sborra sulla pancia e mi rimetto la cinturina di castità sperando di essere chiamato in fretta dalle mie donne.
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