1. Una moglie per bene nell’abisso della completa sottomissione (13)


    Data: 13/06/2019, Categorie: Dominazione / BDSM Autore: sesamoandmia, Fonte: Annunci69

    ... facesse eco Gaston continuò “Come avrete notato la nostra signora quasi trema e la pelle è accapponata. E’ comprensibile neppure lei sa cosa le aspetta”
    
    Introducendo una mano tra le sbarre della gabbia Gaston con un dito le sfiorò le labbra in modo che le socchiudesse e sorridendo descrisse quelle labbra come pronte per essere usate. Poi descrisse le tette accarezzando i capezzoli che inturgidendosi mostravano una profonda eccitazione. Le accarezzo il sesso descrivendolo come soffice e caldo disponibile. C’era nelle sue parole la volontà concordata di farla sentire fortemente umiliata ,farla sentire una merce di cui il venditore espone i pregi ai suoi clienti pronti a gioire del piacere che avrebbero provato a possederla. Poi con un gusto ancor più sadico cercò di accentuare lo stato di umiliazione a cui voleva sottoporla. La fece girare perché tutti potessero ammirare il suo culo.
    
    A fatica Mia ruotò sulla paglia del fondo della gabbia ed espose il suo culo e sopra lessi chiaramente la scritta EV625.
    
    Gaston le consegnò un foglio “sei pronta ad accettare di diventare una schiava del sesso? - la sentii mormorare qualcosa e lui con voce ferma le chiese – leggi davanti a tutti e fai sapere quello che accetti”
    
    Mia moglie inginocchiata in quello spazio ristretto prostrata davanti al suo padrone con quella nuova striscia di sperma che le scivolava sul volto, iniziò a leggere a bassa voce; i capezzoli ritti e la respirazione profonda accentuavano il suo disagio e nello ...
    ... stesso tempo mostravano quanto spudoratamente fosse eccitata .
    
    MIA
    
    Risposi a Gaston quasi sussurrando un “Sì” che forse solo lui riuscì ad udire. Quindi mi dette un foglio che io presi con la mano tremante intimandomi di leggere.
    
    Anche la mia voce tremava così come la mia mano che cercava di tenere fermo il foglio.
    
    Iniziai a leggere:
    
    “Io Mia D”
    
    Oddio, quello era il mio nome e il mio cognome, dunque ora tutti sanno chi sono, e tra poco lo sapranno altri e poi altri ancora. Mi fermai un attimo paralizzata e guardai Gaston che mi fulminò con uno sguardo. Non ci fu bisogno di dirmi nulla, continuai con voce ancora più tremante ricominciando da capo.
    
    “IO MIA D, IN VIRTÙ DI QUESTO CONTRATTO, DA QUESTO MOMENTO ED A TEMPO INDETERMINATO ACCETTO VOLONTARIAMENTE DI DIVENTARE LA SCHIAVA DI COSIMO F O DI CHIUNQUE SIA IN POSSESSO DI QUESTO CONTRATTO,ACCETTANDO TUTTE LE DEPRAVAZIONI, ANCHE LE PIÙ UMILIANTI A CUI VORRÀ SOTTOPORMI.”
    
    RODOLFO.
    
    Vidi Mia fermarsi come paralizzata nel dire quel nome ma riprese con voce più tremante
    
    MIA
    
    Ma cosa mai stavo leggendo? Ma mi stavo rendendo conto di quello che leggevo e, molto probabilmente, approvavo? La situazione era terribile, vergognosa, assolutamente vergognosa, eppure … eppure qualcosa nella mia testa o forse più nel basso ventre, mi imponeva di proseguire.
    
    “PER TUTTI E ANCHE PER MIO MARITO ACCONSENTO AD ESSERE CHIAMATA EV625, CONSAPEVOLE CHE EV SIGNIFICA ÉSCLAVE À VENDRE, SCHIAVA IN VENDITA, E MI OFFRO SENZA ...
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