Quattro Ragazze Ed Una Grande Scopata!
Data: 08/06/2019,
Categorie:
Comici
Voyeur
Autore: Chase90, Fonte: xHamster
... cosa per noi perché il regalo sia completo. Dovrai chiudere gli occhi, noi ti toglieremo le manette e dovrai riaprirli solo quando te lo diciamo noi. Non cercare di toccarti il cazzo per svuotarlo, lo sappiamo che sei carico. Ma fidati, ne varrá la pena" disse Elettra. Finalmente questa tortura era finita e decisi di dargli retta. Chiusi gli occhi e aspettai di essere liberato. Qualche minuto dopo una voce mi disse: "Ora puoi aprirli". Erano lì, ancora nude, sdraiate per terra e tutte con le gambe divaricate. "Scegli una di noi Chase. Scegli una di noi e svuota le tue palle. Facci il pieno di sborra" disse Elettra. Mi avvicinai a loro, con il mio cazzo dritto e le palle gonfie come un pallone. "Allora? Non dicevi che ti facevano male le palle? Metticelo dentro e liberati di quel carico" stavolta fu Roberta a parlare e mentre diceva quelle parole, sollevo una gamba e mi diede un colpetto alle palle, poi un secondo. "Andiamo Chase. Siamo qui" un altro colpo alle palle, ma quello fece esplodere il mio cazzo prima ancora che lo buttassi dentro ad una di loro. Un primo grande schizzo venne fuori, centrando proprio le tette ed i capelli di Roberta, poi una seconda lunga sborrata colpí il divano. Stavo sborrando alla grande, come un vulcano in piena eruzione, senza sfondare una fica. Non volevo che finisse cosí. Mi gettai quindi immediatamente sulla mia preferita, Elettra, con il pisello che ormai viveva di vita propria ...
... e continuava a sborrare in tutte le direzioni. Non pensavo che le mie palle potessero contenere tutto quello sperma. Mi aiutai con una mano e glielo misi dentro quella sua fica pelosa, prima che il mio cazzo smettese di sputare. Poi lo spinsi con forza dentro piú volte, doveva arrivargli in gola la mia cappella e la mia sborra. Non só quante volte fossi venuto ancora, ma só che rimasi sopra e dentro di lei per un pó, nonostante non sentissi piú il mio pisello spingere sperma fuori. Dopo diversi minuti lo sfilai dalla sua fica, mi sdraiai di fianco a loro con il volto rivolto verso il tetto e restammo in quella posizione, in silenzio, per molto tempo. Poi ci alzammo, io con il mio cazzo ridotto ad uno straccio e loro con le loro fiche ancora umide, tranne quella di Elettra che aveva sulla sua fica pelosa ancora i segni di un'abbondante sborrata che colava fuori dalle sue grandi labbra. Ci facemmo poi la doccia insieme.
Ma il mio cazzo sembrava non averne abbastanza. Mi sentivo umido tra le gambe, ma non era acqua, bensì sperma. Abbassai lo sguardo e misi una mano sul mio uccello che continuava a sborrare senza che io lo toccassi. Poi alzai lo sguardo, Elettra e tutte le altre non c'erano più. Mi guardai bene intorno ed il bagno anche era "scomparso". Ora ero nel letto di casa mia. Sdraiato, sotto le coperte e con il pigiama bagnato.
Mi venne da ridere con me stesso.
Avevo sognato tutto!
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