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Data: 07/06/2019,
Categorie:
Sesso di Gruppo
Autore: DonnaComplicata, Fonte: Annunci69
... alti. Le ragazze sono stupende ed eleganti, fini nei modi, molto femminili ma non oche giulive, sanno il fatto loro ed esprimono una sensualità innata.
Gustiamo ogni istante che trasuda erotismo, ogni battutina più o meno spinta, più o meno elegante, ogni sfioramento volontario o involontario che sia. Conversiamo tutti amabilmente come ad una qualunque serata tra amici, ma tra sguardi languidi e desiderio crescente. Uno degli uomini mi fissa in un modo tremendamente sensuale, ha una fame di me che non riesce più a trattenere. Lo provoco in tutti i modi, deve desiderarmi, deve esplodere. Trovo sempre il modo di sfiorarlo, di passargli davanti e piegarmi un po'. Deve sentirmi e devo sentirlo. Il mio Re si gode la scena, so che sta sorridendo nel vedermi all'opera.
Una delle ragazze si siede sul bracciolo della mia poltrona sulla quale sono tornata ad adagiarmi per svuotare il mio calice, si piega verso di me e mi lecca il collo, così all'improvviso. Una scarica di piacere mi attraversa e cerco Lui con lo sguardo. Mi fissa, si gode la scena. "Stasera te lo distruggo" mi sussurra lei all'orecchio, e io mi sento sciogliere. Il battito accelera... mi sento umida, bagnata, colante. Sento che il momento è giunto e decido di dare il via alla serata. Mi alzo, con decisione poggio il calice che battendo sul tavolino in vetro produce un rumore improvviso e secco che zittisce tutti. Ho gli occhi dei miei ospiti puntati addosso, mi fissano con bramosia intuendo che possiamo ...
... smetterla con i convenevoli, con questa finzione che ci ha logorati per un lasso di tempo che è sembrato un'eternità. Ma la voglia dei loro sguardi non trova nessun conforto nel mio, solo una fredda decisione e una maschera di risolutezza che indosso malvolentieri, per nascondere ancora per un attimo il mio desiderio.
Stasera sono la Regina, dipendono tutti da me, mi appartengono, è il mio cazzo di gioco e qui comando io.
Rivolgo a tutti uno sguardo severo, deciso. Li fisso uno ad uno e riesco finalmente a scorgere sui loro volti un'espressione insicura, incredula e spaventata all'idea che qualcosa sia andato storto, che il gioco non si farà più. Il mio Re invece ha capito e mi sorride scuotendo la testa, come fa quando mi dà della stupida. Solo allora getto la maschera e sorrido anch'io, languida. Mi volto, mi incammino lentamente con passo felino nella prima camera ma non sento nessuno seguirmi: "devo fare da sola?"
Bicchieri che vengono posati, piccole risate nervose, passi decisi e confusi verso il corridoio che porta alle due camere.
I signori nella prima camera, con la Regina.
Le signore nella seconda, con il Re.
Sono la prima ad entrare e mi siedo sul letto con le gambe accavallate, appoggiando le mani all'indietro sul materasso quel tanto che basta ad avere la schiena un po' inclinata. Vedo i tre entrare, l'ultimo chiude la porta e io i miei occhi. Sento i tacchi delle signore che si dirigono verso l'altra stanza e poi la serratura che si chiude. Il rumore ...