Elettrodomestici - Racconti Erotici

Elettrodomestici

... fare? Niente.

Dopo trenta secondi si è sfilato i calzoni anche lui e adesso sono due le lingue che mi ripassano le grandi labbra, che giocano col mio clitoride e che si infilano nella mia femminilità.

Vengo in faccia ad entrambi godendo talmente tanto che la mia figa spruzza un po' di umori sui loro visi.

Una volta ripresami mi accorgo di ciò che non mi ero accorta mentre mi facevano godere, e cioè che mentre mi leccavano i due ragazzi si stavano reciprocamente lisciando le mazze. Non lo avevo mai sospettato. Saranno mica froci?

No, non sono due froci, sono solo due maiali; gli piace la figa, ma se c'è un cazzo a portata di mano non se lo lasciano scappare.

Adesso sono io che lecco, ho entrambe le cappelle in bocca e le ciuccio mentre i due porci si baciano in bocca e si leccano l'un l'altro i capezzoli. Non si fanno proprio mancare nulla.

Me li porto in camera e mi predispongo ad accoglierli dentro di me.

Sul lettone siamo un groviglio di corpi, tutti che baciano, toccano e leccano tutti. Con Nino in pancia e Marco affondato nel mio culo, mi faccio cavalcare come una cavalla mentre i due puledrini si affannano sopra di me. Sono arrapati come bestie.

Non ho mai avuto un maschio così arrapato, figuratevi con due.

Mi fanno godere quei due cavallini: ogni tanto i due si scambiano il buco, passando dalla figa al culo e viceversa.

Quando Marco mi avverte che sta per sborrare gli dico di sfilarsi dalla topa, non voglio certo rimanere incinta di mio ...

... figlio.

Sborrami in faccia, se vuoi – gli dico.

Aspettami – gli fa Nino affondato fino alle palle nei miei sfinteri – ancora due colpi e vengo anch'io.

Marco mi punta la cappella davanti al viso; non è bella come quella dell'amico ma si difende anche lui.

Gliela lecco un po' ripassandogli i contorni con la lingua.

Sbrigati – dice all'altro – io non tengo più.

Ha un bel paio di coglioni , mio figlio, e hanno l'aria di essere belli pieni.

L'amico si sfila dal mio culo con un rumore di risucchio che sembra stia stappando del Barolo e mi punta anche lui la cappella davanti al viso.

Li lecco entrambi per qualche secondo, poi mio figlio mi avverte che sta per sborrare.

Anch'io – fa l'altro – e in quel momento dai due cazzi cominciano a partire le prime bordate.

Le prendo sul viso, sulle poppe e su tutto il corpo. Buttano da fare schifo, quei due, divertendosi come matti ad innaffiarmi tutta.

Guardaci, mamma, guardaci. Guarda come sborriamo insieme. Guardaci, brutta troia, e beccati la nostra sborra, beccatela tutta.

Sto venendo anch'io, col viso proteso ad accogliere i loro spruzzi.

Quando i due hanno terminato di liberarsi le palle c'è sborra dappertutto e io ne sono letteralmente ricoperta.

Loro però non sono ancora soddisfatti e dopo essersi ripresi ricominciano.

Nino vorrebbe rimettermelo in pancia, ma io ho paura, ha il cazzo che gocciola ancora e ho paura di rimanere incinta. Allora mi fa mettere a pecora e me lo stanga nel culo, fino ...