Quelle strane occasioni (…con mia sorella!)
Data: 01/06/2019,
Categorie:
Etero
Incesti
Autore: Piacereproibito, Fonte: RaccontiMilu
... figona così accanto nel letto… Le dico io maliziosamente
– Non sei cambiato proprio, vedo… Mi risponde lei
Il pene duro preme sul suo pube, bagnandosi ancora di più dentro gli slip. Le mie mani scivolano senza ostacoli sotto la larga camicia da notte e finalmente si posano sui suoi seni meravigliosi, completamente nudi, stringendoli dolcemente…
– Ohhh sorellina finalmente… – … cosa? mi chiede lei sospirando – Finalmente le tue tette meravigliose… è una vita che le guardo, che le voglio toccare, sono troppo belle… – ohhhh, dai che porcellino che sei…. mi dice ansimando mentre cullo quelle coppe morbide e sode. I suoi capezzoli sono ritti e duri come olive. Vorrei leccare quelle coppe, ma è troppo bello cullarle sotto i palmi delle mani e sentire scorrere i capezzoli duri fra le dita.
– E tu sei diventata sempre più fica sorellina Le sussurro appiccicato al suo orecchio
Automaticamente comincio a muovere la mia asta impietrita contro il suo pube. Lei porta le mani fra le mie gambe e lo avvolge con le dita da sopra gli slip. Con il respiro tremolate per l’eccitazione ci diciamo:
– Mi ricordo com’era ritto quando ti facevi le seghe nel bagno… mi dice lei – Allora mi spiavi porcellina… – Sì, qualche volta… Mi piaceva come ti muovevi quando venivi e vedevo gli zampilli… – E io lo sapevo che sei meno suora di quello che sembri. Nel palazzo ti volevano scopare tutti, ma tu non la davi a nessuno… sei proprio una strana porcellina. – Sei stato tu il primo che ho ...
... visto duro e sborrare… – ooooh figona…
Le sue confessioni mi eccitano all’impazzata. Comincio a baciarle il collo morbido. Sento la sua mano infilarsi sotto i miei slip. E’ tutto bagnato in cima, me lo afferra dolcemente e dice.
– Fammi sentire com’è diventato… Infila le dita sotto gli slip e me lo tasta tutto.
– Come ti bagni bene… Dice lei trovando la punta tutta bagnata e scivolosa
Non resisto più, l’eccitazione mi fa infrangere ogni blocco. Tiro fuori la lingua e tiro lappate oscene su tutto il suo collo, fino alle orecchie. Lei mi dice concitata:
– No, no! Così mi fai urlare… – Sì, grida! Voglio sentire come gridi quando godi sorellina… Le rispondo con provocazione maliziosa.
Le do lappate enormi sul collo ormai scivoloso, mentre lei si contorce dal piacere cercando di limitare i gemiti. Nella stanza accanto ci sono le altre due ignare ospiti. Porto la mano sul suo boschetto folto e faccio scorrere il morbido pelo riccio fra le dita… scendo sulla sua orchidea eccitata e passo fra le labbra fradice.
– Hai proprio una bella fica sorellina, proprio come me la ricordavo, da quella volta della doccia… Le dita passano prima sull’esterno delle labbra e poi le separano nel mezzo. Quando sento le dita perdere la presa e scivolare fra il suo miele, il membro mi si contrae lasciando un altro gocciolone di lubrificante sulle sue dita che me lo trastullano.
– Uhhh… come ti bagni fratellino… Sì, mi ricordo quella volta – Quella volta mi sono accorto quanto eri fica ...