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Storia a Episodi
Data: 30/05/2019, Categorie: Cuckold Etero Autore: mr_Wilson, Fonte: RaccontiMilu
... resistenza perché questo è il suo momento e io non esisto. Ringrazio dio per avermi dato in dote una buona lingua e ringrazio le mie donne precedenti che mi hanno insegnato a leccare bene una fica. Alice è di nuovo in preda agli spasmi ma questa volta non sembra voler scappare dalla mia bocca e dalla mia lingua e in pochi secondi sono costretto a bere tutto quello che mi sta riversando in bocca, per non affogare… Rimane dritta un po’ e poi crolla letteralmente al mio fianco, esausta e madida di sudore. Il suo respiro è ancora un po’ affannato ma trova il fiato e la forza per dirmi…“amore mio, sei un bastardo!… mi hai stremata. Adesso però se devi arrivare, vai a finirti da solo in bagno. Io non ho più le forze per far nulla. Scusami ma adesso voglio solo dormire…” Oggi è sabato ed io non lavoro, così Alice ed io abbiamo deciso di fare una passeggiata fino al grande parco cittadino che con i suoi alberi secolari assicurano un polmone verde alla città. Il parco è molto grande e ci sono dei lunghi viali ombreggiati su cui è molto piacevole passeggiare. Poi ci sono degli spiazzi, dove le famigliole si fermano a far giocare i bambini e non mancano le panchine lungo i viali per chi ha voglia di fermarsi a leggere in santa pace o riposarsi della passeggiata. Molte persone vengono a fare jogging o un po’ di moto all’aria aperta. Mi sento proprio bene oggi. Passeggiare con Alice mi rilassa molto perché oltre a camminare, parliamo di noi, dei nostri ...
... progetti oppure della nostra vita fatta di lavoro ma anche di vita sociale. Insomma questo è uno dei momenti più sereni e rilassanti che Alice ed io ci concediamo. Siamo quasi alla fine del viale che stiamo percorrendo. Presto arriveremo a un larghetto, dove c’è un fontanile pubblico e delle panchine per cui comincio a pregustare una sosta… Ma la nostra serenità è turbata da un trambusto di grida e urla di bambini e la cosa mi innervosisce un po’ perché avrei voluto stare ancora un po’ in silenzio o al massimo ascoltare solo gli uccellini sugli alberi. Man mano che ci avviciniamo al larghetto, il trambusto aumenta. Si ode forte adesso il pianto a dirotto di un bimbo, anche se le sue urla non mi fanno capire cosa dice. Poi gli fa eco la voce alta di una signora che chiede aiuto e un’altra voce adulta che urla qualcosa di incomprensibile a cadenza ritmata…. che suona tipo “misha”…. o “micia”…. o “maggie” o roba del genere. Alice aumenta il passo per arrivare alla fine del viale e capire cosa stia succedendo e accertarsi che non ci siano bambini in pericolo… Arrivo ala fine del viale anche io e vedo che c’è una bambina che piange disperata aggrappata alla mano di una signora anziana, verosimilmente la nonna. Poi più distante un uomo si allontana con un cane lupo al guinzaglio e sotto un albero altissimo, sembra alto quasi 30 metri, c’è una ragazza che urla in alto all’albero il nome che non comprendevo e che adesso mi pare essere “misha” o “micia”. ...