La Coinquilina
Data: 30/05/2019,
Categorie:
Erotici Racconti,
Racconti Erotici,
Etero
Autore: Roles93, Fonte: RaccontiMilu
... decisi di far passare qualche minuto per poi alzarmi anche io con il pacchetto di sigarette in mano e dire ‘ Scusate ho proprio bisogno di fumare’ mi alzai e fortunatamente il bagno e la porta d’ingresso del locale erano nella stessa direzione, entrai in bagno e mi trovai davanti il bivio fra la il bagno delle donne e quello degli uomini, non sapevo dove fosse ma, per fortuna, sentendo entrare qualcuno lei uscì dal bagno delle donne e senza dire una parola mi afferrò per il colletto della camicia ridendo e barcollando tirandomi dentro quel lussuoso bagno, spingendomi sulla porta e chiudendola a chiave. Mi guardò negli occhi ridendo e mi diede un lungo e passionale bacio, sentivo il sapore del vino fra le sue labbra e la cosa mi eccitava parecchio. Si avvicinò al mio orecchio e mi morse il lobo quasi facendomi male e mi sussurrò ‘Perché ci hai messo tanto? Ti stavo aspettando con ansia’
Mi trovavo nel bagno con lei e tutto ciò mi sembrava incredibile, una situazione assurda che avrei immaginato solo nei miei sogni più erotici e, invece ero dentro ad un fantastico e spazioso bagno di lusso accessoriato con pareti e pavimenti rivestiti in parquet color legno molto scuro illuminato da luci gialle molto soffuse che davano un senso di sollievo per gli occhi creando una certa atmosfera non indifferente. Ero eccitatissimo e quasi non la riconoscevo, anzi era come se davanti a me avessi una persona nuova che dava libero sfogo senza freni a passione e piacere senza preoccuparsi ...
... delle minime conseguenze. Era visibilmente brilla, la sentivo ridere mentre era attaccata al mio orecchio e l’aria che emanava mi solleticava dolcemente, poggiai le mie mani sui suoi fianchi stringendola forte a me mentre una mia mano scendeva con prepotenza verso il suo fantastico culo iniziando a stringere con estrema forza la sua natica sinistra. Lei ebbe un sussulto e si staccò dal mio orecchio ridendo guardandomi negli occhi, io addentai il suo collo quasi per farle male ma era come se la sua soglia del dolore fosse sparita dopo le nostre precedenti esperienze, non dava segni o cenni di spostarsi o ribellarsi anzi, rideva compiaciuta. Lentamente poggiai sul suo viso l’altra mia mano accarezzando dolcemente la sua guancia, lei dava segni di apprezzamento iniziando a rilassare il suo corpo, ma quella che poteva sembrare una dolce carezza amorevole si tramutò subito in tutt’altro, scorrendo lentamente la mia mano dal suo viso verso la sua nuca facendo apparire tutto ciò come un tenero massaggio ai capelli, li afferrai e con forza li tirai verso la sua sinistra facendole piegare il collo consentendomi più superfice per le mie labbra. Stupita gli uscì un urletto spontaneo che rimbombò in tutto il bagno come se ci fosse un eco, distaccai subito i miei denti dalla sua morbida pelle e bisbigliando le sussurrai ‘Sei impazzita!?! Fai piano se entra qualcuno e ci scopre poi è un bel problema!’ Lei non rispose, o meglio lo fece con una risata complice mentre avvicinava il suo ...