1. Impara l arte e mettila da parte 2


    Data: 30/05/2019, Categorie: Prime Esperienze Autore: Dide69, Fonte: Annunci69

    ... sbattimi forte…”
    
    Ero in piedi di fronte a lei, con l’uccello dritto che puntava al suo viso, ed ero completamente stregato dalla bellezza della scena.
    
    Le forti mani di Davide le strizzavano i fianchi e il culo, per sostenere le spinte pelviche che parevano accelerare di continuo.
    
    Lei roteava la testa, biascicava parole incomprensibili e continuava a strizzarsi i capezzoli fin quasi a far uscire liquido mammario.
    
    Feci uno scatto di sorpresa quando mia moglie afferrò il mio uccello e prese a succhiarlo.
    
    “Cazzo che bello…. Cazzo cazzo cazzooo……..”
    
    Il rumore liquido dei colpi di Davide aumentò notevolmente; mia moglie stava avendo orgasmi a ripetizione e la sua vulva era un rivolo continuo di sperma femminile.
    
    “Fermo Davide, aspetta…”
    
    I colpi rallentarono, mia moglie mi guardò senza capire, ed io chiesi loro di mettersi a pecorina.
    
    Mia moglie si inginocchiò; aveva la figa spalancata color rosso fuoco. Io mi misi davanti a lei e con le mani le allargai completamente le natiche.
    
    Davide afferrò ben saldi i suoi fianchi e senza indugiare le ficcò il cazzo di botto fino in fondo.
    
    “Aaahhii…. “ un urlo soffocato di piacere…
    
    “Si… fottimi…. Si così…..”, un filo di bava le colava sul mento.
    
    Io continuavo ad allargarle il culo mentre mia moglie riprese il pompino su di me.
    
    La sua bocca andava e veniva veloce, sia per la spinta da dietro di Davide sia per la sua voglia di farmi godere.
    
    Ecco, ora stava velocizzando in modo spasmodico la sua ...
    ... azione; io ero in apnea, in attesa delle contrazioni finali ma proprio sul più bello la sentii gemere con una voce non sua!
    
    “Aaaahhhhmmmm…..” grugnì in un potente orgasmo!
    
    Purtroppo nella foga mi morsicò troppo forte il glande.
    
    “Ahia cazzo!” Sentivo le lacrime agli occhi per il dolore.
    
    Lei non mostrava segni di pentimento, ciononostante chiese scusa, fermando di fatto l’azione di Davide.
    
    Già, Davide.
    
    In tutto questo vociare mio e di mia moglie lui era rimasto sempre in silenzio, infoiato forse più di noi e paonazzo dalla voglia di sborrare nella grossa figa di mia moglie.
    
    Quel morso ebbe una azione calmante per tutti.
    
    Ci alzammo, io cinsi i fianchi di mia moglie e le chiesi se le era piaciuto.
    
    “Ssshhh, zitto…. Voglio la sborra…. “
    
    Con le mani sui nostri petti ci spinse verso il divano, dove ci lasciammo cadere con i cazzi penzolanti.
    
    Lei si inginocchiò davanti e li afferrò, ad ogni mano il suo cazzo.
    
    Io provai ancora a parlare: “Si amore, che bel….”
    
    “Zitto! Lasciami stare. Voglio la sborra…”
    
    Cominciò a lavorarci entrambi, dapprima lentamente e poi sempre più veloce.
    
    I cazzi scappellati ed umidi scivolavano facilmente nelle sue mani ed il rumore liquido che producevano era molto eccitante.
    
    Ad un certo punto spinse in avanti la testa e cominciò ad alternare su ognuno di noi una azione di lingua: mentre andava su e giù con l’asta, la sua lingua e le sue labbra sbattevano sul glande e sul prepuzio di entrambi.
    
    Non era una azione ...