1. OPERE DI “PENE” PER DONNE DI CHIESA (parte 2)


    Data: 29/05/2019, Categorie: Anale Maturo Autore: SicilianLover, Fonte: xHamster

    ... amiche, e tra amici, specie se “cattolici”, si fa tutto spassionatamente, senza chiedere nulla in cambio. Chiamatemi quando volete per qualsivoglia esigenza ed io, nei limiti del possibile, sarò a vostra completa disposizione».
    
    A questo punto Leda, in segno di gratitudine e nella sua esuberanza di donna emiliana, aprì le braccia e mi si gettò addosso, arrivando a baciarmi sulle labbra. Al che io aprii la bocca e diedi inizio ad un bacio francese (ossia lingua contro lingua), mentre la sua amica Pina ci guardava sorridente, quasi a voler deridere la sua amica ultrasettantenne che si stava facendo conquistare da un uomo molto più giovane.
    
    - LEDA: «Oh… Che bella sensazione! Pina: accendi il registratore e metti in sottofondo la cassetta con le canzoni di Nilla Pizzi e Luciano Tajoli. Ci vuole un po’ di atmosfera qui…».
    
    Pina eseguì l’ordine immediatamente, e presto si diffusero nella stanza le musiche e le parole di motivi Anni Cinquanta quali “Vola colomba”, “Grazie dei fiori”, “Balocchi e profumi”, “Vecchio scarpone” e di altri brani ancora che avevano contrassegnato la gioventù delle due anziane signore, le quali si accingevano a vivere una nuova… gioventù.
    
    Nel frattempo Leda, capite le mie intenzioni, cominciava a denudarsi, mostrandomi il suo corpo in tutta la sua “lardura”.
    
    LEDA: «Che il mio defunto marito mi perdoni, ma non posso resistere! E tu, Pina, non mi lasciare sola…».
    
    Al che Pina, ossequiosa come sempre verso la sua amica, cominciò anche lei a ...
    ... denudarsi e ad avvicinarsi alla mia bocca per baciarmi, mentre io cominciavo ad infilare il mio cazzo nella figa di Leda, facendomi breccia tra il grasso della sua pancia cadente. Nel frattempo, con le dita di una mano, solleticavo la vagina e l’ano di Pina, la quale emetteva gemiti di piacere. Ad un certo punto volevo vedere in tutta la loro opulenza gli apparati ano-vaginali delle due vecchie signore e, quindi, ordinai loro di mettersi nella posizione “a pecorina”. Avevo appena cominciato a leccar loro i rispettivi buchi del culo, quando uno sparo annunciò l’approssimarsi della processione del santo patrono nelle adiacenze di quel quartiere.
    
    LEDA: «Oh che bello!... Ma la processione vorrei anche vederla».
    
    IO: «Non ti preoccupare: possiamo fare entrambe le cose…».
    
    Notai che nella stanza, oltre al balcone principale, c’era anche una finestra con la persiana, che consentiva di affacciarsi senza che dalla strada si vedesse la parte inferiore del corpo.
    
    IO: «Leda e Pina: per guardare la processione affacciatevi alla finestra, ed al resto ci penserò io…».
    
    Una volta che furono prone sul davanzale, abbassai loro le mutande per “trastullare” i loro culi con la mia lingua, senza che nessuno potesse vedere niente dalla strada.
    
    LEDA: «Grande Santo: che miracolo ci hai fatto!...».
    
    PINA: «Eh sì…: grande Santo! Che goduria!…».
    
    Quella finestra, comunque, era abbastanza alta e, pertanto, non consentiva alla gente in processione di vedere cosa stesse avvenendo sotto le ...