1. Un colloquio di lavoro


    Data: 27/05/2019, Categorie: Gay / Bisex Autore: AlexBsxPass, Fonte: Annunci69

    ... l’occhiolino, mentre dietro di me sentii sistemarsi sul divano l’altro uomo, che iniziò a strofinarmi nel solco fra le natiche il suo enorme arnese. Poi lo piazzò al centro del mio buco già allargato dallo splendido lavoro di Kevin, ed iniziò a spingere. Anche lui spinse con decisione e senza fermarsi nemmeno per un attimo il suo grosso uccello nel mio culo. Direttive aziendali forse… Sta di fatto che io rimasi quasi senza fiato mentre quel devastante tronco di carne nera mi penetrò fino in fondo.
    
    “Bravissimo!” disse l’uomo stringendomi forte i fianchi una volta piantato il suo cazzo nel mio culo. “Il lavoro potrebbe davvero essere tuo… “. “Sarebbe un vero piacere” quasi mugolai. “Mi piace questo entusiasmo…” disse lui. “Kevin ti ha detto che qui si lavora duro vero?”. “Oh sì…” dissi io gemendo, con quel grosso arnese ben piantato nel culo. “Non ho sentito!” disse l’uomo sculacciandomi con forza. “Sì! “, dissi io a voce alta, ma rotta dall’eccitazione. “Io adoro il lavoro duro…” ansimai… “Ho visto.”, disse lui, “ma alle volte Kevin è un po’ troppo tenero”, aggiunse. Vidi Kevin sorridere malizioso, mentre il suo capo dietro di me cominciava quella che probabilmente era l’ultima parte del mio colloquio.
    
    Mi prese saldamente per i fianchi ed iniziò senza troppi complimenti ad incularmi con vigore, con colpi profondi e potenti, tirando fuori il cazzo quasi fino alla cappella e poi affondando con forza. Ogni affondo mi strappava un gemito di piacere e mi avvicinava sempre ...
    ... di più alla conquista di quel posto di lavoro a cui per nulla al mondo avrei rinunciato.
    
    Il ritmo aumentò, con colpi sempre profondi e potenti, che quasi mi toglievano il fiato. “Ti piace proprio il duro lavoro…” ansimò l’uomo. “Lo adoro” gemetti io. L’uomo mi sculacciò ancora con forza. “Non ho sentito!” disse continuando imperterrito a sfondarmi il culo. “Lo adoro!” urlai io con tutto il fiato che avevo. “Lo adorooooo!” ripetei urlando, mentre vidi Kevin sorridermi con il pollice alzato. Approvava il porco, degno assistente di un uomo che mi stava sfondando a dovere. Ma forse ormai quel posto era mio…
    
    L’uomo dietro di me sembrava un toro che non si sarebbe mai fermato davanti a nulla. Spingeva con forza il suo enorme arnese nel mio culo, incurante di ogni altra cosa. Mi stava mettendo alla prova, finendo di spaccarmi il culo che Kevin aveva già provveduto a testare col suo uccello. Ogni tanto l’uomo mi dava una sculacciata che aveva come effetto quello di farmi stringere il culo e sentire ancora meglio quanto quel grosso cazzo mi stesse sfondando. Io mugolavo come una troietta, e questo non faceva altro che fare infoiare ancora di più quel toro scatenato nel mio culo.
    
    D’improvviso sfilò dal culo il suo cazzo e prendendomi per un braccio mi fece inginocchiare con fare autoritario. Mi infilò in bocca il grosso cazzo e, tenendomi la testa come prima aveva fatto Kevin, prese a scoparmela con frenesia. Affondò solo due o tre volte, poi mi lasciò in bocca solo la grossa ...
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