1. Un colloquio di lavoro


    Data: 27/05/2019, Categorie: Gay / Bisex Autore: AlexBsxPass, Fonte: Annunci69

    ... restando nudo davanti a me, che ormai avevo iniziato a far scorrere con più decisione nella mia bocca il suo cazzo ormai duro. Lui mise entrambe le mani sulla mia testa, tenendola ben ferma, e prese il controllo della situazione, iniziando a muovere il bacino avanti e indietro con decisione, affondando il cazzo fino all’inizio della mia gola. Rivoli di saliva iniziarono a colarmi dagli angoli della bocca, mentre lui imperterrito continuava il ritmico andirivieni fra le mie labbra.
    
    “Bravo” disse “si vede che sei portato… la dedizione al lavoro è una grande dote”, aggiunse sfilando il cazzo dalla mia bocca. Ondeggiava duro davanti a me, con abbondanti filamenti di saliva che univano le mie labbra a quell’invitante cappella. Lui iniziò a muovere il bacino a destra e a sinistra con movimenti decisi, iniziando a schiaffeggiarmi con il membro grosso e venoso, e ad ogni colpo la saliva schizzava e colava ovunque. Io rimasi a bocca aperta a guardarlo, godendomi ogni colpo di quel grosso cazzo in piena erezione, finché lui con decisione non me lo rimise in bocca, ricominciando a scoparmela. Diede alcune affondate decise, poi me lo infilò a fondo fin quasi in gola. Ma era grosso, troppo grosso per me, che non avevo mai imparato ad ingoiare un normale cazzo fino alla radice… figuriamoci uno così. Imperterrito, mi tenne il cazzo affondato in bocca per lunghi secondi, tirando anche la mia testa verso di sé, affinché io non potessi in alcun modo ritrarmi da quella prova. Un attimo ...
    ... prima che io andassi in crisi per la mancanza d’aria, lui sfilò il suo grosso cazzo dalla mia bocca, facendomi riprendere fiato. “Bravo, questo è lo spirito di sacrificio che cerchiamo”, esclamò. “Spogliati adesso, forza” mi ordinò, ed io, senza battere ciglio, mi spogliai in un attimo, obbedendo senza esitazione a quell’ordine. “A pecora sul divano ora” aggiunse in un tono che non ammetteva repliche. Mi misi sul divano a pecora, e lui mi sistemò meglio nella posizione da lui voluta, spostandomi le gambe e posizionando meglio il mio culo. “Perfetto così” disse dandomi una sonora sculacciata che mi fece sobbalzare. “Ora arriva la parte più importante del colloquio… ma anche la più impegnativa” aggiunse sistemandosi sul divano dietro di me. “Spero di soddisfare le vostre aspettative” dissi spingendo il culo all’indietro, spalancando così meglio davanti a lui la strada che portava a soddisfare le mie voglie perverse. Lui mise le mani sulle mie natiche e le spalancò per bene, rivelando il mio buchetto voglioso pronto ad essere penetrato.
    
    “Mmmmmmm… non è certo il primo colloquio che fai, vero?” chiese osservando il mio buchetto che, chiaramente, non era certo vergine. “A dire il vero per un posto del genere mai…” dissi girando la testa verso di lui e guardandolo negli occhi. “Stai giù!” disse perentorio dandomi un’energica sculacciata che risuonò forte nel grande salotto. Ubbidii, mentre sentii la sua cappella appoggiarsi decisa sul mio ano e poi iniziare a spingere. Sentii il mio ...
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