1. Un colloquio di lavoro


    Data: 27/05/2019, Categorie: Gay / Bisex Autore: AlexBsxPass, Fonte: Annunci69

    ... tutto molto banale. Rimarcò più volte che quel tipo di lavoro non prevedeva orari fissi, tutt’altro: le cose da fare erano tante, per cui la mia disponibilità sarebbe dovuta essere quasi assoluta.
    
    “Questo ha fatto rinunciare praticamente tutti i candidati che ho incontrato fino ad ora” mi disse lui. “Evidentemente molte persone hanno perso il vero attaccamento al lavoro e lo spirito di sacrificio… Eppure lo stipendio è ottimo”, aggiunse. E in effetti lo stipendio era spropositato, cosa che però mi fece anche pensare che quel tipo di lavoro sarebbe stato davvero massacrante. “In effetti quando mi ha detto dello stipendio quasi credevo di aver capito male” dissi sorridendo “Ma se è così non stento a credere che lei pretenda massima disponibilità”. “Disponibilità e obbedienza assoluta” disse lui “e le necessità dell’azienda vengono prima di ogni altra cosa”. Non so perché, ma quando disse questa frase ebbi la sensazione di vedere nel suo sguardo qualcosa di strano che mi fece tentennare. “Ma devo dire che mi farebbe molto piacere se tu accettassi” aggiunse con largo sorriso “perché credo che tu potresti davvero essere adatto a questo ruolo… gli altri che ho incontrato li avrei scartati comunque, anche se si fossero resi disponibili ad accettare il ruolo di assistente personale”. “Beh, confesso che la cosa è molto allettante” dissi iniziando a pensare seriamente a quell’offerta di lavoro nata quasi esclusivamente per curiosità.
    
    “Ne sarei davvero felice” disse lui ...
    ... alzandosi in piedi “perché qualcosa dentro di me mi dice che tu saresti la persona giusta” aggiunse con un sorriso malizioso. “Ma quando dico che le necessità aziendali vengono prima di tutto e che si pretende obbedienza assoluta… sono molto serio” disse slacciandosi i pantaloni e lasciandoli cadere giù fino alle caviglie.
    
    Rimasi impietrito per quello che mi trovai davanti: non aveva biancheria intima, e fra le sue gambe un grosso uccello nero dondolava lentamente, ancora non in erezione, ma già di notevoli dimensioni. “Allora, pensi di essere all’altezza dell’incarico che ti viene offerto?” disse lui con tono professionale, nonostante io non lo guardassi più in viso, ma avessi gli occhi incollati a quel grosso arnese nero che continuava ad ondeggiare davanti a me. Ma quello che divenne chiaro era che il colloquio vero stava iniziando in quel momento. Non so se quell’incarico mi interessava davvero, ma quello splendido esemplare di uccello nero di sicuro sì. “Se sarò all’altezza non lo so” gli dissi prendendoglielo in mano delicatamente ed iniziando lentamente a massaggiarlo “ma sono uno a cui le sfide piacciono…”. Sollevai il suo cazzo che stava lentamente ed inesorabilmente diventando sempre più duro, portandomelo all’altezza delle labbra. Dischiusi la bocca per accogliere la grossa cappella nera, ed iniziai lentamente a far scorrere le mie labbra su quel pezzo di carne sempre più duro. “Bravo, mi piace vedere spirito di iniziativa” disse lui mentre si levava anche la camicia, ...
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