1. Mamma, guarda come sborro! Cap.3


    Data: 24/05/2019, Categorie: Tabù Autore: kazzoduro, Fonte: xHamster

    ... Solo il cotone del suo grembiule e dei suo slip separava il mio cazzo dalle carni sode del suo culone.
    
    Se se ne accorse fece finta di nulla e, protendendo il culo verso di me, si lasciò abbrancare per le poppe. Era senza reggiseno, per cui potevo sentire attraverso il sottile cotone del suo grembiule la consistenza delle carni e lo spessore dei capezzoli che mi parve si stessero indurendo.
    
    Muovendomi a ritmo sempre più veloce col cazzo piazzato a metà del suo culo, scaricai ben presto una sborrata potentissima che, oltre a sporcarle tutto il grembiule, volò sopra la sua testa imbrattandole anche i capelli.
    
    Se avessi saputo che godi a questa maniera mi sarei coperta i capelli, accidenti. Ero appena andata dal parrucchiere โ€“ disse ridendo.
    
    Scusami, mamma. Non credevo di schizzarti fino in testa.
    
    Non importa, caro. Adesso andiamo in bagno a darci una ripulita. Ho la schiena fradicia.
    
    Io ero li, coi calzoni e gli slip abbassati e il cazzo gocciolante, ancora duro.
    
    Quando lei si voltò per andarsi a ripulire gli lanciò un'occhiata.
    
    Ma è ancora duro! - esclamò.
    
    Non è colpa mia, mamma. Ho sempre voglia.
    
    Lo vedo, accidenti. Vuoi fartene un'altra?
    
    Potrei?
    
    A questo punto... Lasciami prima sfilare il grembiule. E' fradicio e mi da fastidio.
    
    Non protestai certo. Come ho detto era senza reggiseno, per cui quando si tolse il grembiule rimase con le sole mutandine.
    
    Le sue poppe era ancora bellissime, grosse e sode, coi capezzoli larghi e ...
    ... rosati.
    
    Ci fu, da parte di entrambi, un attimo di imbarazzo.
    
    -Pensa se ci vedesse qualcuno โ€“ fece lei. Poi scoppiò a ridere.
    
    Era bella mamma quando rideva ed io, istintivamente, allungai le mani verso le sue poppe.
    
    Se le lasciò carezzare e sentii che i suoi capezzoli si indurivano sotto il tocco delle mie dita, sudate per l'emozione.
    
    Senza dire una parola mi fece prendere posto su una sedia e mi sfilò del tutto calzoni e slip.
    
    Se devo farti godere, facciamolo per bene โ€“ disse.
    
    E, accovacciata ai miei piedi, mi sparò la sega più bella della mia vita, mentre io giocavo con le sue poppe.
    
    Nonostante avessi appena goduto mi feci una sborrata colossale lanciando schizzi per tutta la cucina.
    
    -Sborri come un cavallino โ€“ mi fece lei quando mi ebbe spremuto per bene i coglioni โ€“ sei davvero bravo. Non ho mai visto nessuno, a parte tuo padre buonanima, sborrare così tanto.
    
    Quella notte, finalmente appagato, presi sonno facilmente ma, prima di addormentarmi, udii distintamente i sospiri di mia madre che, in camera sua, si stava tirando un ditale.
    
    Al mattino, quando mi risvegliai, mamma era già andata la lavoro. Aspettando con ansia il suo ritorno mi astenni dal segarmi; lavorai invece in casa, feci pulizie e preparai da mangiare.
    
    Quando tornò, verso sera, fu felice di trovare la casa in ordine, la tavola apparecchiata e la cena pronta.
    
    Mentre io scaldavo la cena lei fece una doccia ed indossò un bel vestitino da casa che le fasciava le forme e delle pantofoline ...