1. Storia vera - privé


    Data: 22/05/2019, Categorie: Prime Esperienze Autore: ringo00, Fonte: Annunci69

    ... labbra, bastarono poche carezze per farmi bagnare, e anche il cazzo sconosciuto era diventato duro. Eccone poi un altro sbucare nel foro accanto: mi partirono i freni inibitori e avvicinatomi presi a segare entrambi quei cazzi assieme, mentre Andrea, in piedi sul materasso, mi ficcó in bocca il suo. Mi sentivo una vera porca a giocare con tre cazzi nello stesso momento, ma ero arrapatissima, la mia fica grondava, mugolavo la mia goduria soffocata dal cazzo di mio marito. Dopo qualche minuto i due cazzi sconosciuti sborrarono quasi contemporaneamente, e lasciato quello di Andrea mi ripulii dallo sperma con gli asciugamani di carta e le salviettine umidificate che avevo nella borsetta. Nel frattempo Andrea si era sdraiato sul letto, il suo cazzo sempre duro puntava verso il soffitto; ripresi a spomparlo con passione, pensando poi di farmi una bella cavalcata, e proprio nel bel mezzo del pompino vidi che da uno dei buchi aveva fatto capolino un cazzo, anzi, un cazzone mega: mi tornò in mente Bruno, il collega di mio marito con il quale avevamo vissuto una scopata di fuoco tempo prima; non potevo farmi sfuggire un'occasione del genere no? Guardai Andrea negli occhi e lui fece un cenno di assenso, sembrava curioso di vedere fino a che punto mi sarei spinta. Presi quella bestia in bocca e lo spompinai famelica, ma dopo pochi minuti Andrea reclamó la mia bocca; facevo la spola, un po' per uno: sentirsi in bocca il sapore di due cazzoni eccitati faceva sbrodolare di piacere la mia ...
    ... passera. Proprio mentre mi occupavo di lui, il cazzone si ritirò, per riapparire con un preservativo calato. Vidi tutto con la coda dell'occhio, e puntatai il mio culo verso quel pezzo di carne fremente; lo cercai a tastoni e lo imboccai nella mia fica fradicia. Spinsi il bacino all'indietro e l'uomo al di là in avanti, partí una scopata a 90 da manuale.
    
    Mi tolsi per un secondo il cazzo di Andrea dalla bocca e gli dissi "Andre, mi sta scopando!!!"
    
    Lui, incredulo, si sporse e quando vide che non stavo scherzavo sembrò eccitarsi ancora di più: il suo cazzo mi sussultó in bocca per poi scaricarmi il suo godimento in gola; un po' lo mandai giù, un po' coló lungo l'asta, che leccai via golosamente. Lo sconosciuto arrestó le spinte e nonostante il preservativo sentii chiaramente il calore di una decina di schizzi. Andrea crollò esausto, e anche il cazzone sparí dentro il buco. Dire che fossi bagnata sarebbe un eufemismo, ero letteralmente fradicia, un lago: sembravo una fontana, il mio nettare colava sulle gambe poi giù fino al pavimento e sulle scarpe. Ma non era ancora finita: da un altro buco ecco sbucare un altro cazzo eccitato; mi misi in ginocchio e mi dedicai anche a quello, lo strinsi fra le mie tettone e in un amen mi riversó un'altra dose di crema sul seno. Ero distrutta, sfinita: mi alzai barcollando, le tette indolenzite dalla voglia e la patata ancora bagnata. Entrai nel bagno e mi ripulii alla meglio; premuroso come sempre, Andrea mi aiutò a rivestirmi, ma ero ...