1. Storia vera - privé


    Data: 22/05/2019, Categorie: Prime Esperienze Autore: ringo00, Fonte: Annunci69

    Questa è un'altra storia vera, gentilmente raccontatami dalla coppia tettonabg
    
    Sono sempre io, Ilaria, e voglio raccontare un'altra esperienza vissuta in passato. Con mio marito Andrea eravamo soliti frequentare, nei mesi invernali quanto meno, un club prive dalle nostre parti. Ambiente tranquillo, abbastanza riservato e con tre categorie di frequentatori: le coppie navigate, perfettamente a proprio agio e padrone della situazione, le coppie novelle che si guardavano in giro come se fossero finiti su un altro pianeta e infine gli immancabili singoli stracurati e profumati che cercavano di infilarsi nel letto di qualche coppia, ma che spesso dovevano contentarsi di una sega solitaria.
    
    Tornando a noi, quel sabato sera non avevamo programmato nulla, e dopo un rapido consulto decidemmo di andare in quel locale; mi feci una lunga doccia, mi profumai e mi misi in tenuta da combattimento: vestitino chiaro semitrasparente, intimo nero, autoreggenti e per finire un paio di scarpine di pelle nera col tacco alto, un regalino di Andrea, di quelle che quando cammini fanno un delicato rumore che attira lo sguardo di chi hai attorno. Giunti a destinazione, facemmo un paio di giri nel locale, cercando qualche coppia con cui divertirci, ma a parte i frequentatori abituali già impegnati tra loro e i soliti singoli che millantavano prestazioni da campioni non trovammo nessuno che ci attirasse in particolare modo. Così, dopo aver girato per un po' decidemmo di prendere una stanza per ...
    ... giocare noi due soli; mentre eravamo in cerca di compagnia sbottonai un po' il mio vestito svolazzante ma niente, era una serata fiacca; inutile dire che mentre andavamo verso la stanza assegnataci un trio di uomini cocciuti si era messo in coda, per poi ritrovarsi con la porta sul grugno.
    
    Quando facevamo così tra di noi giocavamo per un'oretta, giusto per scaldarci, per poi finire in bellezza a casa.
    
    Nella stanza c'era un letto matrimoniale, una pila di asciugamani e fazzoletti di carta e un piccolo bagno. Andrea ed io iniziammo a limonare di gusto, senza mollare le mie labbra mi sfilò il vestito che finí in un angolo; mi sdraiai a gambe larghe al centro del letto, sentivo sul pube la pressione del pacco di Andrea; gli tolsi pantaloni e mutande e accolsi il suo cazzo semiduro in bocca, lo sentivo crescere e indurirsi tra le mie labbra, mentre in sottofondo si udivano urla e gemiti di altre coppie mentre scopavano. Mentre spompinavo beatamente, notai vicino al letto dei buchi nel muro, a circa un metro di altezza, e da uno sbuca a un cazzo moscio: eravamo finiti in una stanza da glory hole! Andrea fece un sorriso e mi spalancò le gambe, affinché lo sconosciuto potesse godere delle mie grazie. "Su, Ile, fai vedere loro come sei figa" disse, "masturbati un po'..."
    
    Effettivamente masturbarsi davanti a chissà chi suonava davvero eccitante: mi misi comoda, allargai bene le cosce e mostrai la patata con il pelo corto e ben curato; con le dita mi accarezzavo lentamente le ...
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