1. Notte


    Data: 18/05/2019, Categorie: Dominazione / BDSM Autore: Robert & Alice, Fonte: EroticiRacconti

    ... labbra e la condusse verso l’auto che aveva noleggiato. Lei sedette sul sedile e subito le gambe uscirono nel loro splendore, si accorse che lui le guardava. Si sfilò le scarpe e posò i piedi sul cruscotto, velati. Cosi va bene padrone? Disse. Lui le mise una mano sul collo e la fece chinare un poco, si sentì le mani portate dietro e due scatti. Poi la fece poggiare di nuovo sul sedile. Le aveva ammanettato le mani dietro la schiena. Cosi va bene schiava. Disse. Alice dapprima fu un po nel panico poi la cosa incominciò a piacerle. La gente in macchina ai semafori, quelli a piedi non potevano fare a meno di osservare quella magnifica donna con kmetriche gambe velate sul cruscotto che stava eretta con il seno spinto in fuori in una scollatura vertiginosa. Si stava eccitando, quasi stava gridando a due ragazzi in fuoristrada che era ammanettata e loro non la avrebbero avuta mai cosi. Il posteggio del ristorante era pieno. Lui scese dalla macchina e le aprì la portiera. Non si vedeva nessuno ma lei era imbarazzata. Non vorrai che entri e mangi ammanettata? Disse. Si in realtà lo vorrei ma non sempre si ha ciò che si vuole. Scendi che te le tolgo. Rispose. Ma mi possono vedere, magari conosco qualcuno, disse sempre più agitata. Se così fosse mi invidierebbero solamente. Schiava scendi e alzati che te le tolgo. Ripetè. Lei si inalberò e fece per scendere. Fanculo, allora se sei stronzo io no ho pau… disse seccata ma, lui nel momento un cui stava per alzarsi la prese per la vira e ...
    ... le appoggiò la bocca sulla sua soffocandole la fine della frase. Era in piedi ma il corpo di lui la nascondeva e il vano dell’abitacolo nascondeva la sua schiena. Le manette caddero sul sedile, Lui staccò le labbra. Ti devi fidare schiava, disse. Entrarono nel locale. Il tavolo era in un angolo della grossa sala e lui la fece accomodare. Ordinarono un menù degustazione, nell’attesa lui le prese una mano e la guardo negli occhi.
    
    Ho voglia di legarti schiava, immobilizzarti totalmente e averti cosi per il mio piacere.
    
    Farà ciò che vuole padrone. Lo sa che ha una bella voce?
    
    Ti voglio schiava e poi, se sarai stata brava sarai premiata con orgasmi a sfinirti e poi continuerò ancora fino a farti implorarmi di smettere.
    
    Sono sua padrone, ciò che vuole.
    
    Togliti il perizoma.
    
    Obbedisco. Vado in bagno.
    
    No. Qui, adesso. In bagno ti toglierai il reggiseno.
    
    Padrone mi vedranno.
    
    La tovaglia è lunga.
    
    Padrone…..
    
    Lui non disse nulla, la guardò e si alzò dalla sedia.
    
    Obbedisco.
    
    Mettile sul tavolo.
    
    Vai in bagno e togliti il reggiseno
    
    Obbedisco.
    
    Lui la lasciò entrare e poi la segui. Quando usci dalla toilette lui la spinse di nuovo dentro. Prese il reggiseno e il perizoma ne fece una palla e glielo mise in bocca. Nella sua mano comparve un vibratore portatile, glielo mise in mano.
    
    Lo dovrai indossare tutta la cena, io il telecomando, non cade senza mutandine è fatto apposta.
    
    Le aprì la scollatura e le prese un capezzolo. Una piccola pinzetta ...