1. Il Diario Della Nonna Seconda Parte


    Data: 03/03/2018, Categorie: Maturo Tabù Autore: loris86set, Fonte: xHamster

    ... un attimo si irrigidì un pochino ma subito dopo, riprese a muovere i fianchi, gemendo piano. La leccavo con regolarità e ogni tanto le infilavo un dito nella vagina compiendo un gradevole movimento di vai e vieni che le piaceva da morire, la sentivo sussultare e mostrava di gradire il tutto accompagnando le penetrazioni con altrettante spinte in avanti. Per paura che potessi smettere, mi teneva la testa premuta sulla figa, ma io non avevo nessuna intenzione di fermarmi fintanto che non avesse avuto l’orgasmo. Andavo avanti così con un ritmo costante e anche il pollice entrava e usciva senza fermarsi. Aveva preso a muovere i fianchi sempre più velocemente, segno che stava per venire, a quel punto le chiesi: “Ti piace amore?” “Da morire” rispose con voce strozzata dalla libidine, era così tesa e determinata a raggiungere il suo primo orgasmo, che continuò ad agitare i fianchi in modo frenetico, io non ce la facevo più, avevo il cazzo così in tiro che mi stava letteralmente scoppiando. Allora mi venne un’idea folle, non sapevo come l’avrebbe presa, ma volli rischiare ugualmente. Mi rialzai tenendo il cazzo in mano, volevo metterlo dentro il suo spacco al posto della lingua, così avrei ...
    ... provato un po’ di piacere anch’io. Mi vide e lasciò fare, anzi fu lei stessa a dirigere la cappella verso le grandi labbra, “te lo infilo un po’, ma stai tranquilla, non voglio scoparti, anziché con la lingua continuo ad accarezzarti col cazzo.” Fece un cenno affermativo col capo e aprì le cosce per accogliermi. Notai subito che il contatto con la cappella le piaceva da morire, durante la stimolazione accelerava ancora di più i movimenti di vai e vieni, continuando a dimenarsi e a muovere i fianchi senza smettere un attimo di incitarmi: “dai continua così che mi piace, è troppo bello, mi piace sentire il cazzo, voglio che mi faccia godere col cazzo, muovilo, muovilo daiiii daiii siiii ahhhhhh che bello ohhhh mio dio che bellooooooo.” Fece l’ultimo sospiro e lanciò un lungo urlo strozzato, poi le sue natiche smisero di muoversi e si accasciò rabbrividendo sulla coperta. Il suo ventre era percorso da spasmi continui che non accennavano a calmarsi, stava venendo di brutto. La guardavo godere e col cazzo stretto nel palmo della mano cominciai a segarmi, non ne potevo più dovevo venire al più presto anch’io, mi bastarono trenta secondi e sborrai sui suoi capezzoli ancora irti dal piacere. 
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