1. Paralleli


    Data: 15/05/2019, Categorie: Masturbazione Autore: lemongrass7, Fonte: EroticiRacconti

    ... poco sarebbe arrivato.
    
    Ed era a questo che pensava mentre la sua mano riprendeva a fare su e giù lungo la sua asta, stavolta a un ritmo ben più sostenuto.
    
    Pensava alla lingua della sua ragazza e a quanto avrebbe voluto appoggiare la propria tra le cosce di lei, leccando via il suo sapore intenso. Sarebbe stato bello se lei avesse potuto provare le conseguenze fisiche di quel suo pensiero, trovandosi a gemere e a sudare senza motivo, magari proprio durante la cena con le sue colleghe.
    
    Chi sudava e gemeva invece era lui, sempre più preso dal proprio tocco e dal proprio ritmo.
    
    Scese con la mano sinistra a massaggiarsi i testicoli e se lo strinse più forte con la mano destra, accelerando ulteriormente e iniziando a gemere ad alta voce, senza più controllarsi, con versi gutturali che sembravano partire dal centro del petto. Ad accompagnare questi, il suono della sua mano sul suo pene che perdeva umori.
    
    L'ultimo pensiero che fece in tempo a prenderlo fu quello della sua ragazza che, sentendo quei rumori, si accorgeva della sua masturbazione e, entrando in salotto, si sedeva di fronte a lui, cuscino sul pavimento, a guardarlo mentre si faceva venire. A questo pensiero sentì il proprio respiro accorciarsi e i suoi glutei contrarsi.
    
    "Eccomi, amore, sto venendo" si lasciò sfuggire, tra un gemito e l'altro, mentre i primi spasmi dell'orgasmo lo facevano tremare sul divano e mentre sentiva la propria pancia bagnarsi dopo il primo caldo schizzo, mentre il secondo, più ...
    ... forte, lo colpì sul mento, colandogli lungo il collo. Continuò a muovere velocemente la mano, venendosi anche sul petto e sporcandosi le cosce e la mano. Alcune gocce bagnarono persino il divano e il pavimento. Sembrava non finire più, l'attesa lo aveva portato a un orgasmo lungo e fortissimo. Quando rallentò, anche i suoi gemiti scesero d'intensità e, continuando a massaggiarsi il pene completamente lucido di sperma e che stava perdendo lentamente tono, pur mantenendo grande sensibilità, si accorse del disastro che aveva combinato venendosi addosso.
    
    Appoggiò la testa sulla tastiera del divano e, ripensando a quando questi disastri li combinava da ragazzino, ridacchiò rilassato. Decise di immortalare il momento, per poterne ridere insieme alla sua ragazza.
    
    DRIIIIIIIN
    
    "Cazzo, la pizza!"
    
    Erano le 20.45. Aveva perso la cognizione del tempo. Il pizzaiolo, per fortuna, era addirittura in ritardo di un quarto d'ora. Lanciò via il telefono, si asciugò come poteva sacrificando le proprie mutande, che già presentavano una macchia nella zona anteriore, e corse in bagno a infilarsi l'accappatoio, per poi affrettarsi verso la porta a pagare e ritirare la pizza.
    
    Pizza, nuova doccia e lavatrice, questo era il programma.
    
    Dopo avere infilato l'accappatoio e le mutande in lavatrice insieme al telo del divano, si sedette nuovamente in salotto e riprese a guardare la serie TV che aveva stoppato in precedenza. Con lo stomaco pieno e rilassato dalla seconda doccia in poche ore, ...