1. “Ti ho tradito”


    Data: 13/05/2019, Categorie: Cuckold Etero Tradimenti Autore: Staff Millù, Fonte: RaccontiMilu

    “Come sarebbe a dire che mi hai tradito?”
    
    Mia moglie era seduta sul divano, con le gambe strette al petto. In mano aveva una tazza di una tisana fumante. Indossava dei calzettoni, un lungo maglione e forse nient’altro. La sua voce era calma, quasi un po’ assente.
    
    “Ti ho tradito, ho scopato con un altro uomo.”
    
    “E perché me lo dici?”
    
    Reagii in maniera stranamente calma a questa sua rivelazione, ma fu il modo in cui lei si era rivolta a me a farmi affrontare la situazione così. Mi venne istintivo voler capire prima di agire in qualunque modo.
    
    “Non lo so. Sento che dovevo dirtelo.”
    
    “Quando è successo? Con chi?”
    
    “Il mese scorso. Quando sono andata a Roma. Con uno. Non lo conoscevo.”
    
    Diede un sorso alla tisana. Sembrava spaventata, ma risoluta.
    
    “E questo cosa cambia, tra noi?”
    
    “Non lo so. Devi dirmelo tu. Sono io che ti ho tradito.”
    
    “E perché me lo dici allora? Perché non me lo hai tenuto nascosto? Sei innamorata di lui?”
    
    Rise nervosamente, scuotendo la testa.
    
    “No, no. Ma figurati. Non lo conosco neanche.”
    
    “Allora spiegami. Io non è che ti lascio per una cosa del genere, ma neanche che ti perdono ed è come se niente fosse. Fammi capire in modo che io possa giudicare. Siamo sposati e, credo, ci amiamo. Siamo adulti. Queste cose succedono. Ma non per questo possono esaurirsi così, in una confessione.”
    
    “Appunto siamo sposati.” Fece una lunga pausa, sorseggiò la tisana pensierosa. “Siamo sposati ed io ho bisogno di sapere se lo ...
    ... rimarremo.”
    
    “Sì, cazzo. Ora mi arrabbio. Cosa vuoi che ti dica? Divorziamo per un tradimento? Non credo, non se non c’è qualcos’altro dietro. Ma questo non vuol dire che le cose siano a posto.”
    
    “Va bene. Non ho mai pensato che uno come te potesse mandare a puttane il matrimonio solo per un tradimento. Ti conosco. Ci conosco. Non è di questo che ho paura. Ma cosa faresti se ce ne fossero altri?”
    
    “Altri? Mi hai tradito altre volte?”
    
    “No. Non ancora.”
    
    “Ancora? Hai intenzione di farlo.”
    
    “Credo di sì. Per questo ho bisogno di dirtelo.”
    
    “Ma che cazzo dici? Questo dialogo è surreale.”
    
    “Forse devi ascoltare la storia.”
    
    “Cazzo. Te lo chiedo dall’inizio di spiegarmi.”
    
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    Ero in treno, stavo andando verso Roma. Ti avevo appena salutato, mi avevi dato un bacio sulla guancia prima che scendessi dall’auto. Ero corsa verso il binario. Avevamo fatto un po’ tardi e non avevo tutto questo margine. Avevo le scarpe col tacco e quel vestito aderente, ti ricordi? Mi avevi fatto anche dei complimenti. Non era certo agevole correre così vestita trascinandosi dietro il trolley, ma mentre mi avvicinavo al treno notai diversi uomini che si giravano a guardarmi. Mi sentii lusingata, mi sentii sexy. Non so se è stato quel pensiero, ma mi sono distratta e quasi inciampavo e finivo a terra. Un uomo che giunse da dietro mi sorresse e raccolse la valigia che era caduta. “Deve salire su quel treno?” mi chiese e sentendo la mia risposta affermativa trascinò lui il trolley e mi ...
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