1. Una giapponese allo specchio


    Data: 13/05/2019, Categorie: Etero Autore: Yuko, Fonte: EroticiRacconti

    ... di sesso tra una donna orientale e un focoso stallone biondo.
    
    Con una mano mi sollevo i capelli e scopro il seno.
    
    Jos, il mio uomo, continua a scoparmi e voglio vedere le mie tette sussultare a ogni spinta.
    
    L'energia che si trasmette dal mio ventre, mi fa ballare le tette e mi folgora la mente.
    
    Mi concentro sulla pancia.
    
    Sotto l'occhietto insondabile dell'ombelico i miei peli neri indirizzano lo sguardo sulla mia vulva.
    
    Un delta rovesciato di peli ben curati. Una freccia nera verso la mia figa.
    
    Le vulva è aperta, le piccole labbra scure e gonfie di piacere, mentre un grosso serpente entra ed esce con ritmo ponderato.
    
    Jos mi prende una coscia, la solleva e me la allarga, mi apre come un libro.
    
    La mia nudità più sconcia e perversa mi provoca da questo specchio di fronte al letto.
    
    La mia figa aperta accoglie questa marcia di gonfi corpi cavernosi.
    
    Il cazzo lucido della mia bava filante si muove e scompare per intero nella mia figa.
    
    Tutto dentro lo voglio.
    
    'Spingi, olandese, fammi godere, fai godere la tua troia!'
    
    Lui tira la coscia e penetra più a fondo.
    
    Le sue gambe pelose si affacciano tra le mie cosce pallide.
    
    E quel cazzo, quella bestia che mi penetra e mi possiede.
    
    Il clitoride sporge tra le labbra divaricate; gocce di muco colano sul sedere e sul lenzuolo.
    
    E davanti a me, ancora, provocante, questo corpo di donna nuda, le tette che ballano, quel ...
    ... cazzo che continuamente entra ed esce dal mio corpo, scompare tra le mie labbra.
    
    Lui spinge e io continuo a guardare, finché mi prende il desiderio di toccarmi il clitoride.
    
    Lo sfioro, lo strofino, e allo specchio guardo la donna che si sditalina mentre il cazzo, senza tregua, continua a sventrarla.
    
    Jos mi morde il collo, mi lecca come posseduto da un demone.
    
    Mi artiglia una tetta, ci affonda dentro le dita.
    
    Poi mi sposta la mano e inizia lui a sgrillettarmi.
    
    La sua mano appoggiata sul monte di Venere, con due dita mi tormenta il piccolo pistacchio del piacere.
    
    Veloce, sempre più veloce, mentre aumenta il ritmo della scopata.
    
    Allo specchio, la giapponese chiude gli occhi, urla, gode, pronuncia parole incomprensibili.
    
    Non vedo più nulla, ora.
    
    Una sensazione di imminente eruzione di magma, di esplosione vulcanica mi infuoca il ventre, dall'interno. Il fuoco sale e distrugge tutto al suo passaggio.
    
    Urlo mentre il cazzo mi sventra, mi dilania la figa.
    
    Un ultimo urlo mentre perdo il controllo della coscienza.
    
    Un fiotto di sperma mi inonda e mi riempie mentre, molle e senza scheletro, abbandono il mio corpo nelle braccia del mio uomo.
    
    Colpi ritmati contro al culo, quel cazzo che vuole entrarmi tutto dentro, per svuotarsi del suo orgasmo interamente dentro di me.
    
    Io mi lascio andare, liquida e senza più forze, mollusco umido nelle tenaglie di un vorace crostaceo. 
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