Sorpresa e umiliazione a casa di un amico
Data: 11/05/2019,
Categorie:
Prime Esperienze
Autore: cockam68, Fonte: Annunci69
... pantaloni e che ti tiri fuori il cazzo qui davanti a me in modo che possa vederlo bene! Altrimenti mi metto a gridare e dico che mi stai violentando!” disse Cinzia con uno sguardo quasi feroce.
La paura si trasformò in terrore ed in vergogna mischiati insieme. “Ma stai scherzando?” furono le uniche parole che riuscii a pronunciare.
“No, neanche un po’!” rispose Cinzia ancora più determinata ad ottenere ciò che voleva. “Conto fino a dieci, se non cominci ad abbassare la cerniera, mi metto a gridare!” continuò Cinzia.
“Uno, …, due, … tre, …”. Io ero paralizzato dalla vergogna. Quando Cinzia pronunciò il “sette” mi disse: “Allora ti decidi?... otto, … nove, …”. Al “nove” abbassai la mano che era sulla scrivania e me la portai tremante tra le gambe senza smettere di guardare Cinzia fisso negli occhi. Mi palpai il pacco in cerca della cerniera, appena la trovai, guardai Cinzia con sguardo interrogativo e lei con un lieve cenno della testa ed un sorriso maligno sulla bocca mi incoraggiò a continuare.
Afferrai dunque la cerniera ed iniziai lentamente ad abbassarla; dalla fessura dei miei pantaloni si intravide il tessuto blu dei miei slip. Cinzia abbassò lo sguardo incuriosita proprio in direzione di quella apertura.
“Slacciati la cintura adesso!” mi ordinò Cinzia mentre si passava la lingua sulle labbra.
Lentamente afferrai la cintura e, sempre più imbarazzato, la feci scorrere fuori dalla fibbia. Rimaneva solo più il bottone dei miei pantaloni a tenere socchiusa ...
... l’apertura che faceva intravedere il lieve gonfiore del mio cazzo ancora flaccido. Cinzia con un gesto del mento mi indicò di aprirlo, e dal suo sguardo capii che non potevo evitarlo.
Aprii a fatica il bottone dei jeans ed il mio pacco apparve protetto unicamente dal cotone degli slip. Si intuivano le forme del mio cazzo e delle mie palle e mi vergognai da morire.
“Forza, abbassati le mutande e tiralo fuori!” gridò Cinzia.
Mi dissi che ero in trappola e che non potevo evitare l’inevitabile. Abbassai lo sguardo, mi passai una mano sul pacco e poi, preso il coraggio a quattro mani, afferrai l’elastico delle mie mutande e lo abbassai lentamente. I peli del mio pube comparvero per primi, poi, a mano a mano che abbassavo il bordo degli slip comparve l’asta del mio cazzo ricurva su sé stessa. Lasciai andare la presa e li slip ricoprirono velocemente il mio cazzo. “Lo hai visto, adesso lasciami in pace” dissi a Cinzia con tono umile e sottomesso.
“Neanche per idea!” esclamò Cinzia. “Devi tiratelo fuori completamente!”
Non avevo proprio scampo. Ripresi l’elastico, lo abbassai nuovamente e con l’altra mano afferrai l’asta del mio cazzo e lo tirai fuori completamente. Lo lasciai cadere ciondolante con la forma della cappella in evidenza sotto lo sguardo divertito di Cinzia, mentre con l’altra mano tenevo abbassati gli slip.
Era la prima volta che una donna che non fosse mia madre vedeva il mio cazzo. Mi vergognavo come un verme.
“Sei soddisfatta adesso?” chiesi a ...