1. Sorpresa e umiliazione a casa di un amico


    Data: 11/05/2019, Categorie: Prime Esperienze Autore: cockam68, Fonte: Annunci69

    Frequentavo la terza liceo, ed in quel periodo le mie amicizie con i compagni di classe si stavano estendendo oltre la solita cerchia di amici. In quel pomeriggio di aprile avevo combinato con Alberto di andare a studiare a casa sua; era la prima volta che mi invitava. Alberto era un ragazzo biondo, simpatico, ma che fino a quel momento non avevo mai considerato come compagno di studi.
    
    Arrivai a casa sua in motorino, lo legai alla cancellata e suonai il campanello posto a fianco del cancelletto che dava accesso al giardino della sua villa. Mi venne ad aprire una ragazza mora, riccia, dall’andatura spavalda e lo sguardo vivo. Non era bella, anzi era alquanto bruttina, ma mi diede l’impressione di essere molto sicura di sé. Avrà avuto circa la mia età, forse un anno di più. Mi fece cenno di entrare, e mentre la seguivo lungo il vialetto lastricato di pietre incastonate nell’erba del giardino, si presentò: “Io sono Cinzia, la figlia della governante”. Mentre entravamo in casa ci venne incontro Alberto, che mi guidò verso la sua camera ignorando la presenza di Cinzia, la quale sparì dalla nostra vista.
    
    Entrammo in camera di Alberto, e dopo qualche breve chiacchiera, ci sedemmo uno di fronte all’altro per studiare e fare i compiti. Passammo circa un’ora a ripetere le lezioni e a svolgere gli esercizi per il giorno dopo, quando Alberto mi disse che doveva parlare con sua sorella di una cosa importante e mi chiese se mi dispiacesse rimanere per un po’ in camera sua a ...
    ... continuare a studiare per i fatti miei. Gli risposi che andava benissimo e che non ci sarebbe stato alcun problema. Alberto si alzò ed uscì dalla stanza chiudendo la porta alle sue spalle.
    
    Dopo qualche minuto, la porta si riaprì alle mie spalle e la sentii richiudersi subito dopo con un giro di chiave. Mi voltai stupito e mi trovai Cinzia di fronte che si avvicinava con passo deciso alla scrivania dove ero seduto. Prese la sedia dove era seduto Alberto, la posizionò a fianco a me e senza dire una parola cominciò a fissarmi da vicino.
    
    Rimanemmo qualche minuto in silenzio: Cinzia continuava a guardarmi con sguardo molto concentrato, mentre io, imbarazzatissimo, facevo finta di continuare a fare i miei esercizi. A quel tempo ero un ragazzo estremamente timido, non avevo avuto ancora esperienze con le ragazze, e la situazione che stavo vivendo mi metteva seriamente a disagio. Cinzia con fare deciso mi mise una mano tra i capelli senza chiedermi il permesso e cominciò ad accarezzarmi la testa. Io mi voltai con fare cauto e con sguardo indagatore le chiesi che cosa stesse facendo.
    
    Cinzia tolse la mano dai miei capelli e con fare molto risoluto ed autoritario mi disse: “Come avrai notato non sono una bellezza, i ragazzi non mi considerano, e ho deciso di prendermi una rivincita con te”.
    
    Tutto subito non capii che intenzioni avesse Cinzia, ma il mio turbamento crebbe a dismisura fino a trasformarsi in paura.
    
    “Non ho mai visto un ragazzo nudo: adesso voglio che ti slacci i ...
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